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La storia della principessa splendente

Creato il 03 novembre 2014 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Anno: 2013

Durata: 137'

Distribuzione: Lucky Red

Genere: Animazione

Nazionalita: Giappone

Regia: Isao Takahata

Data di uscita: 01-November-2014

A suo modo, Isao Takahata è un eroe. Pluri-ottantenne, fondatore con Miyazaki dello Studio Ghibli, maestro dell’arte animata giapponese, decide di impiegare 12 anni e più per realizzare a mano, praticamente solo, ogni singolo fotogramma del suo nuovo, probabilmente ultimo, film La storia della principessa splendente, in uscita per 3 giorni nelle sale dopo la presentazione trionfale alla Quinzaine des realisateurs di Cannes.

Il film si basa su un’antica favola nipponica (Il racconto di un tagliabambù) e racconta la storia di una coppia che trova nel bosco una gemma di bambù che nasconde una piccola principessa, che cresce con velocità impressionante. Decidono di spostarsi in città per crescerla come una vera principessa, ma le convenzioni dell’alta società avranno un prezzo enorme.

Scritto da Takahata con Riko Sakaguchi, La storia della principessa splendente è un preziosissimo gioiello animato, una favola drammatica che mescola il rigore e i temi del cinema di Mizogouchi con  lo splendore figurativo dell’arte classica, degli acquerelli e delle stampe.

Il film di Takahata viaggia sospeso tra due dimensioni opposte e inconciliabili: l’intimità della natura, la gioia panica che nasce dal contatto con il mondo al suo stato primordiale e la rigidità della civilizzazione, il giogo di sovrastrutture che l’uomo ha reso un fardello, soprattutto per una donna “rispettabile”. E anche nella realizzazione, il maestro punta alla sottolineatura di questo scontro: la sognante atmosfera idillica della prima parte contro la tensione e la durezza morale della seconda, il tratto luminoso e impressionista della campagna e la nettezza inquieta delle stampe e delle calligrafie.

Oltre che un emozionante racconto, La storia della principessa splendente è anche un incantevole viaggio nei meandri del disegno e dell’arte giapponese e nella maestria di un’artista capace di donare cuore, visione, calore e compiutezza a ogni singola immagine, in cui ogni singolo tratto sa esprimere il senso della meraviglia e della fantasia, che la musica del grande Joe Hisaishi esalta a ogni scena. Il finale con l’arrivo del popolo della Luna ne è un esempio lampante.

Emanuele Rauco


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