Annie Leonard è una attivista sociale che da venti anni si occupa di far emergere le storture del sistema economico-produttivo delle grandi industrie a danno dell’ambiente, della nostra salute e dell’equità sociale. Lo racconta sul web, sul sito The Story of Stuff (molto conosciuto, tra i frequentatori della rete, anche qui da noi in Italia) divenuto presto una case history sulla capacità nel diffondere sul web idee e notizie facendo sana contro-informazione. A marzo di quest’anno il progetto è diventato anche un libro.
The Story of Electronics è la “puntata” più recente del progetto, pubblicata online qualche giorno fa, come al solito in collaborazione con il Free Range Studios per le parti animate e di grafica visuale. Il tema è quello dei rifiuti derivati dalla tecnologia e dai prodotti elettronici di largo consumo, e soprattutto, dalla logica delle grandi industrie interessate unicamente a creare nuovi gadget – costruiti spesso con materiali nocivi alla nostra salute – da consumare in fretta e altrettanto in fretta trasformare in pericolosa spazzatura elettronica.
Il lavoro ha le qualità del miglior giornalismo di divulgazione: accuratezza – la Leonard indaga da anni sul tema andando sul posto, ad esempio in Africa o in Asia nelle discariche dove gli e-waste tossici vengono maneggiati senza alcuna precauzione -, capacità di semplificare temi complessi e chiarezza nell’esporli senza però mai renderli banali o superficiali. Il coraggio che dimostra nel dire quello che le grandi industrie mai vorrebbero che si dicesse, ce la rende decisamente molto simpatica, il fatto che lo faccia senza sentire la necessità di ricorrere continuamente a slogan, ancora di più.