La storia di Ondine

Creato il 19 marzo 2013 da Almacattleya
Ieri pomeriggio vado in centro, guardo le vetrine e vedo questo

in Italia è edito dalla RizzoliPrenderlo è stato un attimo.Di Benjamin Lacombe avevo già preso L'erbario delle fate ed ora eccomi con questo altro libro.Innanzitutto cos'è un'ondina? E' una creatura legata all'acqua, un po' come se fosse una ninfa però legata allacultura tedesca. Un'ondina famosa è Lorelei.Le ondine, proprio come le sirene, non hanno anima e possono averla soltanto se un uomo giura di amarle. Ma, sembra essere una prerogativa, di una creatura d'acqua, le storie non sono a lieto fine e così come il racconto del 1811 dal quale è tratto il libro ovvero Undine di Friedrich de la Motte Fouqué, ispirato dalle fiabe del folklore germanico.Ondine è un'ondina (che fantasia di nomi, vero?) che viene cresciuta sin da bambina da una famiglia di pescatori. E' una fanciulla quando nella sua casa entra un cavaliere che rimane stupito dalla sua bellezza. E' amore a prima vista. Il cavaliere decide di sposare Ondine e portarla nel suo regno anche se lei gli ha confessato la sua vera natura. Prima di condurla nel suo palazzo, un parente di Ondine avverte i due amanti: se il cavaliere la tradirà, sarà la morte per lui e lei si dimenticherà di lui.
Come finisca la storia credo sia intuibile. E' davvero esemplare il comportamento di Ondine nella vita di corte. Spesso le creature soprannaturali vengono dette infide. Credo che sia perché cambiano idea in ogni momento e il loro carattere è completamente fuori da ogni retorica o cerimoniale. Infatti alcuni della vita di corte amano la spensieratezza e l'innocenza di Ondine. Non ha altri fini. Agisce per come sente.Quindi è comprensibile quanto la vita di corte sia soffocante per lei.

Ecco alcune immagini del libro

La sua Ondine fa pensare a una creatura preraffaellita e infatti alla fine del libro li ringrazia (in particolare Waterhouse, Millais e Rossetti) assieme a Hokusai per la forza prorompente delle onde. Non è la prima volta che poi il racconto di Undine viene tradotto per immagini. Infatti un altro illustratore che si è cimentato è nientemeno che Arthur Rackham agli inizi del 1900
Ondine da bambina






(immagini prese da qui dove ne troverete molte altre di Rackham)Ditemi, vedendola non le si vuole bene sin da subito?Queste creature totalmente estranee ai soliti rituali mi fanno tenerezza forse perché un po' mi riconosco.(Wow, non è che sarò un'ondina??!! Se è così sarà dura per quell'uomo XDD)

Il racconto ha avuto una fama straordinaria.Infatti Jean Giradoux ne fece un dramma teatrale che ebbe tra i suoi interpreti anche Audrey Hepburn e suo marito Mel Ferrer. 





L'attrice vinse un Tony Award per questo ruolo.

Qui sotto mentre promuove Ondine.


Per non parlare del balletto.


Inoltre è stato tratto anche un film per la tv con Isabelle Adjani quando lei aveva 18/19 anni.
Ecco degli spezzoni.
Non vi saprei dire se li ho messi in ordine (molto probabilmente no) ed è in lingua francese.





Non è incantevole?
Quale potrebbe essere la musica delle ondine?
Ecco due versioni dello stesso frammento di Ravel.



Per finire vi lascio con dei dipinti sulle ondine in generale.

Ondine di John William Waterhouse, 1872

Le Ondine di Ettore Tito

Ondine di Raphael Kirchner

Ondina tra le onde di Paul Gauguin
Ed ecco a voi Lorelei, l'ondina accennata all'inizio del post.

 di Philipp Foltz, 1850

di Emil Krupa-Krupinski, 1899

di Franz Wagner (?)

Le fanciulle del Reno di Franz Makart, 1883 ca.
Le "fanciulle del Reno" compaiono anche nell'opera L'oro del Reno di Richard Wagner, prologo della tetralogia L'anello del Nibelungo.
E ancora Rackham ha illustrato questa tetralogia.
Ecco in particolare le sue illustrazioni su queste ondine dove vediamo prima le tre fanciulle figlie del Reno (Woglinde, Wellgunde e Flosshilde) giocare e poi scontrarsi col nano Alberich

Le fanciulle del Reno giocano nelle acque del Reno

Le fanciulle del Reno si burlano di Alberich 

Alberich ruba l'oro del Reno ed è inseguito dalle fanciulle del Reno






Le tre figlie del Reno sono protettrici del tesoro del fiume ovvero l'oro e il segreto per avere l'oro è maledire l'amore, cosa che farà il nano per essere stato disprezzato dalle tre ondine. Inoltre se si farà un anello con quell'oro dominerà il mondo.
Alla fine le ondine si lamenteranno

Le fanciulle del Reno piangono la perdita dell'oro
Alla fine della tetralogia le ondine riusciranno ad avere l'anello.

Le fanciulle del Reno si burlano di Sigrifido

Le fanciulle del Reno avvertono Sigrifido

Le fanciulle del Reno si riprendono indietro l'anello

Qui, e anche nell'Undine del racconto abbiamo un esempio di come queste fanciulle siano viste come tesoro da depredare e di come loro, ingenuamente, si espongono.
Il punto è che non hanno secondi fini e, come è scritto nel libro illustrato da Lacombe, non hanno coscienza e  rimorsi.
Sembrano tanto delle fanciulle che stanno sbocciando all'adolescenza, quando tutto sembra ancora un gioco.
E forse è questa la loro tragedia, forse ancora di più del non avere un'anima, la loro totale ingenuità.
Nella realtà, se si saprà maturare, quest'ingenuità si trasformerà in innocenza consapevole.
Sarebbe una tragedia ancora più grave se per una delusione, l'ingenuità si trasforma in freddo cinismo e calcolatore.
Questa sì che sarebbe la morte per l'anima.

L'ondina non ha l'anima perché lo è nel suo stato più puro e essenziale, sempre in movimento.

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