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La storia di un mito...tra pochi intimi

Da Mark @OfficinaDiMark
La storia di un mito...tra pochi intimiSiamo arrivati come estranei sulle rive di questa terra, abbiamo pian piano esplorato i tuoi territori e sancito l’indipendenza col sangue dalle nostre madri. I tuoi nativi erano antipatici è abbiamo fatto un po' di sana pulizia etica, il calumet della pace un ricordo, il genocidio il credo, perché a quel sottosuolo zeppo di ricchezze non poteva rinunciare. Mentre facevamo due passi da est a ovest avevamo fame e il buon Dio ci ha offerto milioni di proteici bisonti. Gli anni son passati e oltre ad espropriare e far la guerra  null’altro sapevamo fare,  il meglio delle altre culture è stato assorbito e migliorato alla nostra maniera. Fisici possenti e grande resistenza in uomini dalla pelle colorata abbiam esportato,  per coltivare e lavorare. Stanchi ed annoiati con la scusa di spezzare le catene ci siam combattuti, Lee ha capitolato e da e da Lee ci siam industrializzati. Tra una guerra mondiale e l'altra siam caduti in una forte depressione, curata con medicine di Rooseveltiana memoria, la cura risultò efficace dopo l'affronto dei musi gialli e conseguente lancio dell'atomo impazzito. Abbiam avuto freddo e con il napalm in Vietnam ci siam scaldati, mentre i contadini con falce e martello volevano per forza fumare i sigari cubani. Le nostre Gemelle uccise ci han dato la carica per intraprendere le nuove campagne guerrafondaie, ora morto il nostro spauracchio daremo origine ad una primavera carica....speriamo a salve.P.S.Follie di un racconto con riferimenti a fatti o accadimenti puramente casuale. Vostro HomerMark

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