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La storia è dei popoli

Creato il 31 marzo 2011 da Spaziokultura
Il nostro percorso scolastico ci ha abituato ad acquisire certe competenze e certi contenuti così come li ritroviamo sui libri. Si tratti di storia, di italiano, di arte, molto spesso capita che i testi riportino con lo sguardo dell'autore i fatti e i giudizi sui personaggi. Molti di noi proprio per questo conoscono certi fatti e certi personaggi non per quello che realmente sono stati, ma per quello che hanno scritto molti autori. Questo non significa che i testi riportano cose sbagliate, ma che c'è il grande intervento dell'autore. Quando poi si tratta di storia si esaspera il tutto: si parla infatti di storia scritta dai vinti. Mai frase è stata tanta veritiera, perchè anche la storia italica ha risentito tanto di chi ha scritto queste pagine. Tale problema è stato sempre dibattuto, soprattutto a livello politico, ma oggi più che mai in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, le riletture di quel periodo e di alcuni personaggi stanno impazzando. Molti libri scolastici per esempio dimenticano di parlare di "piemontizzazione", di Bronte, di Mazzini ideologo e poco concreto, di un Vittorio Emanuele che parlava solo il francese, di molti briganti costretti ad essere tali, di un Garibaldi che si dispiace della condiizone del meridione dopo il 1865: non mancano insomma spunti importanti che però nel tempo sono stati trascurati. E' colpa della storia allora o degli storici?Non è facile rispondere, ma di sicuro un difetto esiste e oggi più che mai ne abbiamo contezza. Forse grande merito di certe revisioni va riconosciuto ai cosiddetti "subalterni" cioè a quelle gente che purtroppo la storia l'ha sempre subita! Mi riferisco a quelli che nei libri non compaiono, che vengono definiti solo popolo e relegati ai margini: oggi per fortuna abbiamo la possibilità di far emergere questi vinti e costruire una storia che non è diversa dal passato, ma semplicemente include altri protagonisti, quelli silenziosi, quelli che non hanno occupato le prime pagine, ma che ci sono stati.La storia appartiene ai popoli!

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