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La storia fantastica

Creato il 02 aprile 2012 da Misterjamesford
La storia fantasticaRegia: Rob ReinerOrigine: UsaAnno: 1987Durata: 98'
La trama (con parole mie): un ragazzino malato e costretto a letto riceve la visita del nonno, che ripetendo una tradizione che prosegue da generazioni nella famiglia, legge al nipote una storia incredibile incentrata sull'amore che lega il temerario Westley e Bottondoro, nato quando il primo era soltanto il garzone della giovane e proseguito a distanza di anni, in grado di superare traversie, intrighi, contendenti, vendette, duelli, giganti, sfide di ogni genere e addirittura la morte.La favola, inizialmente accolta con freddezza dal piccolo ascoltatore, diverrà sempre più coinvolgente, finendo per rendere le parole del nonno una realtà magica e vivida come mai alcun videogioco potrà essere.
La storia fantastica
Alcuni titoli, non ci sono decenni che passano o nuove visioni che tengano, sono destinati a restare nel cuore di chi li ha vissuti in tempi in cui tutto appariva come magico, i mesi duravano anni e tutto pareva un semplice gioco che avrebbe assunto dimensioni sempre più considerevoli: mi tornano in mente i Goonies, la saga di Karate Kid, Gremlins, le epopee di Stallone e Schwarzy, La storia infinita e, ovviamente, La storia fantastica.Musicato da Mark Knopfler e diretto da un signor mestierante come Rob Reiner, il salto indietro nel tempo che questo film - realizzato come una pellicola low budget eppure ancora in grado di lasciare a bocca aperta - offre ai suoi spettatori toglie il fiato ad ogni visione, proiettando l'audience in un mondo che allora sognavo con il cuore in gola, tra l'Uomo in nero e l'enorme Fezzik - il compianto Andre the giant, amato da tutti i piccoli fruitori di wrestling dell'epoca -, il duello d'intelligenza con Vizzini e l'impareggiabile Inigo Montoya, idolo assoluto di casa Ford dai tempi dei tempi, per non parlare dell'assalto al castello e dell'eccezionale confronto finale tra Westley ed il principe Humperdinck.Anche più de La storia infinita, la pellicola di Reiner incarna per il sottoscritto tutta l'innocenza e la magia che solo il fantasy riusciva a regalare - e riesce tuttora -, la capacità di sognare e vivere mondi, lotte all'ultimo sangue e amori, rendendoli veri soltanto grazie alla forza dell'immaginazione: nelle rime di Fezzik o nel quasi grottesco "inconcepibile" di Vizzini, ma soprattutto in quel "Hola, mi nombre es Inigo Montoya, tu hai ucciso mi padre, preparate a morir!" c'è un brivido che non riesco a controllare neppure oggi, a più di vent'anni dalla prima volta in cui lo sentii pronunciare dallo spadaccino avversario del protagonista.Recentemente, inoltre, riscoprendo nello stesso Inigo - per me vero mattatore della pellicola - quel Mandy Patinkin vissuto negli ultimi anni sul piccolo schermo - da Criminal minds a Homeland - mi è quasi parso di rompere un incantesimo che non credevo fosse possibile vedere trasportato all'interno del normale corso del tempo, quello stesso corso che ha visto Robin Wright, allora debuttante, diventare la moglie di Sean Penn, nonchè sua musa ispiratrice, Andre the giant morire come molti wrestlers della sua generazione, Rob Reiner perdersi, proprio con l'inizio degli anni novanta - appena dopo Misery, per intenderci - in produzioni sempre meno interessanti, così come Cary Elwes, passato da un cult come Top gun ad una robetta trash come Saw.Il tempo e la realtà, quelli di tutti i giorni, non hanno remore, e ci ricordano ogni giorno che passa che sono pronti a presentare il conto. Senza guardare in faccia nessuno.Fortunatamente esistono piccole meraviglie come questa, che ci permettono di uscire da tutto e vivere qualcosa di unico e magico, che tornerà ad aiutarci quando saremo bambini malati a letto o nonni premurosi pronti a dimostrare ai nipoti che a volte, basta una lettura per scoprire il valore dell'immaginazione.Fortunatamente esiste il Cinema, pronto a portare sui suoi schermi fiabe in grado di conquistarci come un "amore vero".Fortunatamente esistono i miracoli. E chi li sa compiere.Dal vecchio, scorbutico Max a Rob Reiner.E fortunatamente esiste chi crede, fermamente e a fondo, che possano compiersi: Westley, il pirata Roberts, Fezzik, Inigo, Bottondoro.Anche quando la loro realizzazione è soltanto un trucco, un'illusione, una magia.O quando, più semplicemente, sono veri come la carne ed il sangue.E' bello poter credere nella magia.E nel Cinema.La benzina che muove i nostri motori, che spinge tutti gli Inigo ad andare avanti, senza smettere di cercare l'uomo che uccise il padre, vent'anni prima.L'uomo a cui recitare una frase divenuta un mantra: "Hola, mi nombre es Inigo Montoya, tu hai ucciso mi padre, preparate a morir."
MrFord
"Come my love I'll tell you a taleof a boy and girl and their love storyand how he loved her oh so muchand all the charms she did possessnow this did happen once upon a timewhen things were not so complexhow he worshipped the ground she walkedand when he looked in her eyes he became obsessed."Mark Knopfler - "Storybook love" -

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