Magazine Cultura

La storia nelle riviste

Creato il 14 luglio 2013 da Carlo_lock
C'è più storia in una rivista del passato che in dieci libroni di costume o di politica. Perché il libro opera una riduzione e manipolazione del materiale storico, lo pone a distanza, la rivista "rivela" il presente che si è archiviato nel passato. La rivista non ha autori, non ha intermediari, è un frammento storico del presente.Leggendola molti personaggi perdono trent'anni, il linguaggio cambia, i colori, la carta. Tutto cambia. All'indietro. Come in una macchina del tempo.Basta leggere un "Playmen", un "Espresso", un "Oggi", un "TV Sorrisi e Canzoni" di venti-trent'anni fa nella propria camera e fare finta che fuori da quella camera ci sia quel mondo.Ecco come può attualizzarsi il sentimento della storia. A noi interessa il sentimento della storia, non il dato della storia. Il dato della storia è noioso come la matematica, è freddo e sterile; il sentimento della storia ci impone la domanda: "ma come si viveva allora?". Ecco, solo attraverso le riviste possiamo rispondere a quel "come", attraverso cronaca, simboli, idoli mediatici, aneddoti, mode, non più raccontati da terzi, ma vissuti in prima persona.Ecco, quindi, che collezionare riviste corrisponde a cogliere l'atto puro della storia. E' meglio mettere negli armadi un po'di storia che tenerli vuoti per far posto al futuro. Almeno qualcosa di certo c'è sempre.Carlo Lock

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :