di: Ian Johnson
Mentre gli uomini forti del Nord Africa e del Medio Oriente sostenuti dagli USA vengono rovesciati o scossi dalle proteste popolari, Washington è alle prese con una fondamentale questione di politica estera: come affrontare la potente ma opaca Fratellanza musulmana. In Egitto, la Fratellanza ha assunto un ruolo sempre più forte nelle proteste, rilasciando una dichiarazione che invocava le immediate dimissioni di Mubarak. E anche se è tutt’altro che chiaro il ruolo che la Fratellanza avrebbe se Mubarak dovesse dimettersi, il presidente egiziano ha dichiarato che lascerà. In ogni caso, è probabile che il movimento sarà un giocatore importante in un qualsiasi governo di transizione.
Giornalisti e opinionisti stanno già pesando i punti di forza e i pericoli di questo movimento islamista vecchio di 83 anni, le cui varie sedi nazionali sono la forza di opposizione più potente in quasi tutti questi paesi.