Buongiorno amici di blog!
O buon pranzo vista l'ora...
Oggi nel blog abbiamo un ospite che io reputo speciale perché lei è una delle primissime autrici che ho conosciuto di persona anni fa alla fiera del libro di Torino. A quel tempo eravamo anche colleghe di casa editrice, poi abbiamo preso strade differenti ma siamo rimaste in contatto. E' un'autrice che stimo moltissimo per la sua penna leggera e appassionante, direi una delle prime autrici ad avermi fatto amare i romance made in italy.
Sto parlando di Barbara Risoli, da me detta Rix, e soprattutto del suo libro "Il veleno del cuore" che io ho letto tempo fa (e che rileggerò) le cui avventure narrate mi entusiasmarono moltissimo.
Ma cedo la parola a lei che saprà di certo parlarvi più correttamente dell'opera di quanto non sappia fare io.
1) Ciao Barbara e benvenuta nel blog La mia strada fino a qui. Sono molto felice di ospitarti perché ti conosco da moltissimo tempo, e questo mi dà l'opportunità di fare una bella chiacchierata con te come fossimo due amiche che si ritrovano dopo anni senza vedersi e sentirsi. Ma molti lettori forse non sanno ancora chi sei e cosa scrivi. Vuoi presentarti a loro?
Ciao, Alessandra. Il piacere è tutto mio e ti ringrazio per questa intervista, dopo un lungo periodo di stallo ritrovo le emozioni di un tempo, il fremito del divertimento perché, lo sai, io scrivo perché mi diverte, se così con fosse… farei altro. Presentarmi è la cosa che mi risulta più ostica, posso indirizzare chi legge al mio blog personale?
http://risolibarbara.blogspot.com
Tuttavia, che scrivo prevalentemente storie d’amore a sfondo storico lo posso dire e posso anche rammentare il mio fantasy mitologico.
2) Quali sono state le tue tappe editoriali? Con quale opera hai esordito e quante sono state le tue pubblicazioni fino ad ora?
Ho esordito nel lontano 2006 con L’ERRORE DI CRONOS con una pubblicazione passata in sordina. Nel 2008 vinco una pubblicazione gratuita con la RUNDE TARN e pubblico LA STIRPE (un piccolo romanzo di fantascienza), segue a breve la seconda edizione de L’ERRORE DI CRONOS sempre con la RUNDE TAARN, il genere è mitologico fantastico, riscontra un successo discreto, considerando la totale mancanza di promozione. Sempre nel 2008 sperimento il genere cosiddetto rosa (che poi rosa non è, come diceva mia madre) e pubblico IL VELENO DEL CUORE con la 0111 EDIZIONI, il quale si aggiudica il primo premio del concorso IL CLUB DEI LETTORI 2008. Nel 2009 pubblico, sempre con la 0111 EDIZIONI il sequel del mio mitologico fantastico, LA GRAZIA DEL FATO che non è disdegnato, ma anche in questo caso la mancanza di promozione ha il suo peso. L’ultima mia pubblicazione cartacea è LA GIUSTIZIA DEL SANGUE, sequel de IL VELENO DEL CUORE, uscita nel 2010. Purtroppo in quell’anno non ho avuto modo di pubblicizzare più di tanto a causa di due gravi lutti familiari e il momento scintillante è svanito, relegando quel romanzo in un angolo, nonostante sia il più bello che io abbia scritto (a detta di mia madre che non era morbida nei giudizi). In questo momento i miei titoli non sono reperibili (se non in scambi o in usato), essendo usciti dai cataloghi.
3) Io ti conosco come scrittrice di romance soprattutto. Lessi il Veleno del cuore anni fa e come ben ricordi ne rimasi piacevolmente colpita. Parlerei io di quest'opera ma vorrei che fossi giustamente tu a farlo....
Tempo fa postai sul mio blog una presentazione semiseria di questo romanzo, che riporto in questa intervista, sperando non solo di interessare, ma anche di far sorridere un po’.
Quando l’ho scritto era estate, caldissimo, muoversi era un’impresa che io non ero disposta a compiere. E quando è così caldo si dorme, si legge o si scrive. Ho scritto e in una settimana è nato questo romanzo che ha voluto essere un esperimento, evidentemente ben riuscito. Come detto, alla fine ha vinto il concorso in atto presso la casa editrice che lo ha pubblicato. I lettori ne hanno decretato il successo ed effettivamente, se riesco a farlo leggere, Il veleno del cuore lascia il segno con i suoi personaggi senza scrupoli, senza coscienza, senza rispetto eppure capaci di farsi amare con ognuno il suo difetto. Pur essendo un romanzo destinato al pubblico femminile, con grande meraviglia il suo più grande fan è un uomo, quel Paolo Federici del quale prometto spesso di parlare. Scrittore di spessore, uomo altamente ironico e competente, Paolo Federici pare essere rimasto conquistato da Eufrasia des Fleuves, contessa di Saint-Malo, in una sorta di amore odio che lo induce a volerne sapere sempre di più su questa donna che spaventa pur in una fragilità che alcuni colgono nei suoi gesti e nelle sue azioni. Ma chi è Eufrasia? La protagonista. Siamo nel romance o presunto tale, e ci si aspetta l’eroina candida e retta, un po’ ritrosa e dolcissima, vittima dell'uomo e del suo fascino, avvinta dai sentimenti, un po’ fuggevole ma pur sempre innamorata e disposta a lottare per amore. Questo ci si aspetta dall'eroina di un romance, giustamente. Eufrasia non è così. Eufrasia è almeno bellissima, indubbiamente bellissima, incredibilmente bellissima, affascinante, altera, nobile, figlia di un uomo altrettanto affascinante e altero, nobile ma non nullafacente. E con questo uomo, il padre, inizia una guerra che la porterà a fare scelte assurde, prima tra tutte la messa in scena del proprio decesso per mano di un bandito, il primo che trova. Ma siamo nel romance, il destino ci mette artigli dorati e quel bandito è il protagonista maschile. Da un romance ci si aspetta un protagonista selvaggio ma non troppo, retto, fedele, ligio, onesto e forse ingiustamente accusato che poi alla fine dimostra il proprio valore morale. Ci si aspetta un uomo appassionato che vuole una sola donna e in questo romanzo ci sta pure, ma nel secondo (piccolo scoop), il bandito se ne va allegramente nel letto di una prostituta, quindi non è retto. Ecco, Venanzio Sauvage non è nulla di quanto un romance esige dal ‘maschio’. Venanzio è un uomo neppure giovanissimo, neppure prestante, segnato in maniera esagerata dal tempo, un ex alcolista che conosce la donzella in una squallida locanda mentre ubriaco cerca di carpirle il bicchierino pagato. Venanzio risorge da ceneri funeste e diventa peggio di com’era, si fa pagare per uccidere, si trasforma in un nobile che non è, prende in giro un'intera casta in tempi pericolosi, uccide nella vigilia di Natale, inscena trame precise per far fare agli altri ciò che più gli conviene. Accanto a questi due stinchi di santi, abbiamo la rettitudine fittizia del nobile padre della donna, uomo attempato ma fascinoso che finisce con l'innamorarsi sinceramente e ricambiato di una ragazzina di sedici anni e che con lei scopre l’inganno della figlia fedifraga, trovandosi davanti alla scelta difficile di darle un colpo di grazia o salvarla in nome del sangue che li accomuna. Un intrigo davvero intrigante, per come la vedo io che l’ho scritto, con vendette consumate a scapito della giustizia, con finale a sorpresa che lascia spazio al sequel già scritto. Questo romanzo piace, a parte qualche detrattore che ovviamente conferma la mia teoria del 'non si può piacere a tutti'. Non eccessivamente lungo (sono 160 pagine) scorre veloce nella Francia prerivoluzionaria dove tutto è concesso, preludio di quella stessa Francia rivoluzionaria de LA GIUSTIZIA DEL SANGUE, il seguito, quello che mia madre diceva essere il mio miglior romanzo. Consigliato a chi ama i sentimenti perché ovviamente, in tutto questo enorme sotterfugio trionfano i sentimenti, grandi, appassionati, a briglia sciolta. E’ pur sempre un romance… non dimentichiamolo.
4) Come mai hai preso la decisione di ripubblicare questo libro su Amazon e ricominciare la tua avventura da capo? Cosa c'era che non andava nella precedente pubblicazione? Io e te sotto questo punto di vista ci somigliamo molto, la differenza è che tu hai deciso di diventare un'autrice indipendente. Come mai questa scelta?
Indipendente. Lo hai detto. Sono sempre stata individualista, a scuola mia madre sopportava stoica questo epiteto a ogni colloquio con gli insegnanti. Non sono cambiata, ci ho provato… ma alla fine il mio spirito libero non sopporta le catene. Sono sincera, io le catene le posso anche sopportare se il gioco vale la candela, ma per un esordiente questo diventa un massacro o semplicemente un niente, un limbo dove entri come nessuno e ci resti. Non che la mia scelta di autogestirmi mi possa portare al fenomeno editoriale dell’anno, ma da buona ragioniera faccio due conti: se va male non ci rimetto niente, se va bene qualcosa in tasca me ne verrà oppure avrò la grande soddisfazione di far drizzare le antenne al sentire il mio nome. Non ho alcuna pretesa in merito, volendo il divertimento in quello che faccio, mi diverte agire così, senza legami, obblighi e cessione di diritti. Altra sincerità? Se devo firmare un contratto (e sottolineo se, come diceva Mina), che sia un contratto degno di nota, di una grande, via, lo dico! Il resto, posso farlo da sola, con valenti collaboratori che mi danno una mano a smussare gli angoli di un romanzo, perché correggersi da soli è folle. Posso farcela. Yes, I can!
5) Come ti trovi ora nel mercato di Amazon?
E’ un po’ presto per dirlo, il mio primo libro AMAZON KINDLE è uscito il 4 novembre… però ho già venduto 5 copie in 24 ore. Mi piace. Vedremo, la cosa mi sembra buona, liscia, senza patemi.
6) Ripubblicherai allo stesso modo le altre tue opere già edite? O più in generale: quali sono i tuoi futuri progetti letterari?
Sì, sto lavorando sulle mie opere edite, le sto ripristinando e presto saranno tutte disponibili su Amazon. Il mio fantasy mitologico ho deciso di ‘adultizzarlo’, nel senso che la ragazzina di sedici anni la trasformerò in una giovane di 20 anni e il rapporto amoroso sarà meno disincantato, più adulto, con qualche scena che non si limiti a un sentore adolescenziale. Devo dire che L’ERRORE DI CRONOS resta il mio romanzo manzoniano, lo riscrivo da una vita!
Ho due inediti belli che pronti, in valutazione presso editori importanti. Ovviamente, se non farò centro neppure questa volta, passeranno su Amazon allegramente! Sul mio blog sono già presentati, si tratta de L’ONDA SCARLATTA volutamente romance, ma proprio romance, con una giovane donna dal fascino abbagliante che però è zoppa… e non dico altro. Il secondo (quello che io reputo il migliore) è LA STELLA D’ORO, la storia di Maria che perde tutti gli affetti in pochi giorni nella Palmanova del 1916, incontrando una spia russa, amica di Lenin, che la chiamerà sempre ZVJEZDA (stella in russo) e che le farà conoscere Lenin in persona, Kerenski e l’amore. E’ un romanzo struggente per certi versi, la metafora di ciò che è accaduto a me: la perdita degli affetti in pochi giorni.
Grazie Barbara per essere stata qui con noi. Io, che come ben sai ti stimo molto, ti auguro davvero tutta la fortuna che meriti!
Oh! La fortuna non si merita mai, è solo una questione di casualità… ma ti ringrazio per questa intervista (sai bene che io amo rispondere alle domande!).
Io invece davvero le auguro di arrivare in alto perché l'ho sempre definita una delle migliori autrici emergenti che conosco.
Ma dopo aver sentito la sua voce andiamo ora a scoprire il suo romanzo, il bellissimo "Il veleno del cuore".
Siamo nell’estate del 1788, nella Francia pre-rivoluzionaria messa a dura prova da un rigido inverno e in attesa del giorno dell’assemblea degli Stati Generali che precederanno la presa della Bastiglia. I protagonisti sono Eufrasia, figlia del conte Xavier des Fleuves facente parte dei fisiocratici sostenitori del cambiamento, e Venanzio, un assassino prezzolato dal torbido passato. A seguito del mancato matrimonio della ragazza, i due s’incontrano e tra loro viene a crearsi un saldo legame dai risvolti inquietanti che mette in luce i loro animi senza scrupoli e disposti a tutto, per se stessi a scapito degli altri. La richiesta di Eufrasia di inscenare il proprio omicidio, per evitare il convento, e l’esecuzione del servizio da parte del bandito, porta entrambi a cambiare identità celandosi nel cupo scenario della Francia in fermento, in ginocchio sotto la neve incessante dell’inverno 1788. A questo punto la storia si articola tra Nanterre, piccolo borgo vicino a Versailles, e la Bretagna, terra d’origine dei protagonisti. Eufrasia diviene la Vedova, donna sempre celata in un lutto stretto, abile giocatrice d’azzardo e contrabbandiera che arma la rivoluzione incombente. Venanzio si spaccia per il duca Stolfo Rues di un casato inesistente. Una serie di coincidenze li fanno incontrare nuovamente, mentre l’amore di entrambi viene svelato lentamente in un timore reciproco del rifiuto. Ma le promesse sono promesse e…
Ah Venanzio ed Eufrasia!! Quanto li ho amati!
Potete acquistare l'ebook del romanzo a questo indirizzo
IL VELENO DEL CUORE AMAZON
E se volete saperne di più sull'autrice io vi rimando al suo bellissimo blog: BARBARA RISOLI
Spero di avervi incuriosito con questa anteprima. Vi suggerisco davvero di leggere questa bravissima autrice italiana!
Alla prossima amici di blog!
Magazine Libri
La strada fino a qui di....Barbara Risoli
Creato il 19 novembre 2012 da Alessandrapaoloni @LeilamiraPotrebbero interessarti anche :