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La strage degli ombrelli

Creato il 22 settembre 2011 da Zappatore_a_tokyo
Era dall'11 marzo che non mi capitava di non sapere come tornare a casa. Che per inciso dista 40km da dove lavoro.
La mattina era iniziata come sempre prima della tempesta. Ci si preparava a bagnarsi.
La strage degli ombrelli
Il tifone n.16 ha preso in pieno Tokyo, ma ad un orario in cui tutti stanno ben bene con gli occhi aperti: la fine della giornata di lavoro.
Questo da un lato ha limitato gli incidenti alle persone, dall'altro mi ha fatto imbestialire.
Ma dico io, non poteva venire il tifone all'orario in cui andiamo a lavorare?
Cosi' ci alza con calma, si fa colazione lentamente, certo devi far fare la pipi' al cane in controvento, il che puo' essere spiacevole, ma ti salti tre o quattro ore di lavoro.
No. Il tifone ha smesso di accanirsi su Tokyo alle 19:00 per andare a sfottere i terremotati del nord, i quali proprio mentre passava il tifone hanno subito una scossa di magnitudo 5,5.
Neanche hollywood avrebbe osato tanto.
Comunque, tornando a casa mi sono imbattuto nel lieve problemino dei treni TUTTI fermi, il che mi avrebbe demoralizzato se non mi fossi fatto piu' di 20km a piedi il giorno del terremoto.
Quindi inizio a camminare seguendo i binari, nella speranza di imbattermi in una linea che funzionasse.
Inutile dire che le stazioni erano strapiene di gente in attesa della riapertura delle linee.
La strage degli ombrelli
C'era addirittura chi bivaccava e recuperava le ore di sonno che l'azienda gli avra' rapinato con gli straordinari.
La strage degli ombrelli
Camminando si vedevano le piccole ferite della metropoli.
La strage degli ombrelli
E le grandi ferite. Come questo imponente ciliegio spezzato dal vento come fosse un fuscello.
La strage degli ombrelli
Alla fine nessuna vittima umana. Ma non si contano i caduti tra i veri eroi di questa battaglia. Gli ombrelli.
La strage degli ombrelli
Ci ho messo 4 ore per arrivare a casa anziche' la classica oretta abbondante.
Pensavo peggio.
Arrivo, guardo l'orto e tutte, dico tutte le piantine s'erano inchinate innanzi al tifone. Come ad implorarlo di risparmiarle.
La zucca non si vedeva.
Schiacciata da alcuni rami caduti dal bosco. Spero non si sia danneggiata piu' dell'irreparabile.
Per quest'anno credo di aver subito abbastanza.

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