Magazine Diario personale

La stranezza della normalità...

Da Andrea
Uno come me, per certi versi limitato e noioso, non pieno di chissà quali esperienze, ma per motivi anagrafici un po' vissuto, giunge a dire di averne viste nella vita di tutti i colori.

Questo probabilmente dipende dal fatto di essere un osservatore attento delle dinamiche personali, di interessarmi a quello che succede al prossimo per tirarne fuori qualche cosa. Di fatto si tratta di imparare dalle situazioni e di aprire gli occhi ad altri modi di vivere e interpretare il passaggio su questo globo. 

Conscio che una vita non basta a provare più di quello che ci è concesso e che ci scegliamo, si può pensare di attingere pensieri anche alle altrui esperienze. È un po' essere radioserva, come mi dice qualcuno, e un po' forse essere spinti da una sana o insana curiosità per gli altri...

In ogni caso, ne sento di tutti i colori. In particolare, sentimentalmente, appare che ben pochi trovino piacevole affrontare un rapporto che non comporti distruzione e dolore o quantomeno anomalie. Amori per gente sposata quando si è fidanzati o single, tradimenti e menzogne, per non parlare di omissioni e fughe. Uomini con donne, donne con uomini, donne con donne e uomini con uomini, è un discorso valido a 360 gradi o suoi sottomultipli...

Il tormentone "verdoniano" del "famolo strano" sembra declinato in ogni caso. Non una beffa quanto una religione. Per quanto le scelte irrazionali in buona fede non ritengo siano a priori condannabili, allo stesso tempo trovo che un po' di serietà e coerenza non vada disprezzata. Scegliere di imbarcarsi in vie tortuose e vuote di altra responsabilità che non quella verso se stessi, sembra la nuova regola. È diventato oggi strano vivere gli affetti con naturalezza e senza cercare di aggiungere complicazioni incomprensibili a quella vita che già di suo non è poi tanto lineare. C'è quasi orgoglio in molti per il semplice fatto di scegliere l'irragionevole. Giustifica e assolve tutti e tutto il fatto di seguire il sentimento del momento.

Ma mi domando se non ci voglia più coraggio a scegliere invece quel sentimento sereno e volenteroso, quell'impegno giorno per giorno che bada al concreto benessere del cuore senza cercare ad ogni svolta la tempesta... La normalità di un amore dolce e tenero che non sacrifichi la felicità, che non segua un infinitesimo istante nel bilancio di una pur breve esistenza, ma costruisca delle fondamenta solide che possano reggere delle tempeste... Insomma, oggi è strano essere felici con delle scelte normali di fedeltà e coerenza. Con qualche minimo sacrificio della propria libertà individuale per dare attenzione ad una persona vicina...

Saro' un sognatore o un ingenuo, ma a me piace lo stesso così. E forse sono strano... O forse stranamente normale...

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