Bersani ha distrutto tutta la propria residua credibilità. Se nel mese trascorso la sua strategia di dialogo con il Movimento5Stelle era comprensibile, il cambio di rotta verso Berlusconi è inqualificabile. Già da qualche settimana l’ottusaggine dei grillini aveva generato molti dubbi da parte di diversi elettori, pronti forse a tornare nel CentroSinistra. Con la mossa scellerata di ieri Grillo ha riguadagnato la scena e la teoria dell’inciucio si è realizzata in tutta la sua gravità.
Gli elettori democratici sono furiosi:
Una ventina di giovani militanti del Pd torinese hanno occupato la sede della federazione provinciale del partito per protestare contro il “metodo” utilizzato per la scelta del candidato alla presidenza della Repubblica. I ragazzi minacciano di restare nella sede fino a quando non sarà eletto il nuovo presidente. “Marini è una persona di degna – spiega Paolo Furia segretario regionale dei Giovani Democratici – Ma questa candidatura sorge all’interno di un accordo con il Pdl che per noi è impresentabile”.
Da la Stampa:
La rabbia della base di centrosinistra esplode davanti a Montecitorio, nelle mail che intasano le caselle di posta dei giornali, sui social network. Nel mirino c’è Bersani, si legge su un cartello, «il sicario del Pd». E ancora: «Non fatelo, non vi votiamo più», «Rodotà senza se e senza ma», «Rodotà presidente», «Rodotà è il cambiamento, Marini il fallimento», «Com’è triste la vostra (ir)responsabilità».I manifestanti gridano il nome del costituzionalista (indicato da M5S) e «dateci gente onesta»
Rotondi (PDL) pronosticava Marini già due settimane fa:
Chi è Franco Marini? E’ quello che va orgoglioso di aver fatto cadere l’unico Governo di buonsenso che questo paese abbia mai avuto, quello di Romano Prodi. Era il 1998 e Marini e D’Alema ‘tramarono’ contro il Professore. Lo dice , senza vergogna, l’ex sindacalista:
Come uscirne ora? Marini non intende ritirarsi e quindi diventa ufficialmente il candidato del CentroDestra. Si vocifera che metà PD sia in trattativa con M5S per eleggere Prodi mentre l’altra parte sia in contatto con il PDL per votare D’Alema. Altri nomi sono quelli di Cassese, Gallo, Mattarella, Amato. Rodotà è oramai un candidato ufficiale di Grillo e quindi difficilmente ci potrà essere una convergenza sul suo nome.
A questo punto si voti compatti Romano Prodi. L’unica soluzione per uscire dall’empasse, eleggere una persona valida, dare un segnale al popolo del CentroSinistra ed anche a Berlusconi. Non si baratta un governo di pochi mesi con un Presidente che rimane in carica per sette anni. Prima il Presidente, poi (eventualmente) l’esecutivo, altrimenti elezioni anticipate.