Magazine Opinioni

La stupida gara all’insulto

Creato il 25 aprile 2013 da Giulianoguzzo @GiulianoGuzzo

franceschini

Mi spiace, ma io sto con la casta. Tutta la casta, di centro, destra e sinistra. Perché se essere anticasta significa insultare i politici riservando loro le peggiori imprecazioni, com’è accaduto nei giorni scorsi ai vari Bersani, Giovanardi, Franceschini, Gasparri e Fassina, schierarsi con l’odiata casta diventa un obbligo. Intendiamoci: il cambiamento lo vogliamo tutti. Tutti siamo consapevoli della necessità di una nuova classe dirigente e dei guai nei quali ci ha trascinato l’immobilismo che dura ancora oggi.

Però gli insulti no, quelli non sono ammessi né ammissibili. Mai. E scene come quelle che hanno avuto per protagonista Dario Franceschini, letteralmente assalito mentre si trovava a cena in un locale qualsiasi, non possono che suscitare vergogna in ciascuno di noi, sia perché ledono la dignità personale, sia perché con la stupida gara all’insulto inaugurata dal “vaffa” grillino si corre il rischio di delegittimare lo stesso diritto alla protesta. Protesta che in una democrazia, in ogni democrazia, deve aver pieno diritto di cittadinanza.

Ma non comportiamoci in modo che venga questa confusa preventivamente con l’insulto, mi raccomando, non cadiamo in questa trappola. Teniamo pure d’occhio i nostri politici e più in generale la politica, e magari oltre a molte critiche rendiamoci autori di qualche proposta, ma evitiamo la scorciatoia dell’aggressione. Sì, perché la logica del capro espiatorio, in fondo, questo è: una scorciatoia; scegli un obbiettivo, lo insegui e una volta raggiunto fai di tutto per umiliarlo. Ma al di là di un po’ rabbia liberata,  dopo che resta? Quale risultato arriva e che cosa si costruisce?

 



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines