La barzelletta continua dicendo che al primo incontro di catechismo organizzato qui a Koblenz da me e mio marito si sono presentati in chiesa solo bambini evangelici e un musulmano. Erano pochi ma tutti alla fine sono stati entusiasti e hanno detto che chiameranno altri amici. La prima considerazione è che ho capito che i bambini sono lasciati nella totale ignoranza sulle “cose religiose”. Ma sono estremamente curiosi e fanno mille domande, una volta stimolati.
Mi è capitato in questi giorni di parlare con alcuni genitori cattolici i quali mi hanno detto che i loro figli non sono venuti in quanto non interessati all’argomento… Certo in una società in cui i genitori si lasciano guidare dai figli… “tesoruccio, che ne dici di andare a scuola? pensi che il catechismo possa essere interessante? hai voglia di andarci? cosa ti preparo da mangiare? Mi fai il favore di lavarti i denti?
In una società in cui sono i genitori ad obbedire ai figli è chiaro che i risultati poi siano rovesciati e la saggezza dei vecchi sia cestinata. E rimanendo ignoranti in tutti campi, facciamo il gioco di chi in questa ignoranza ci sguazza e ci guadagna. E’ di ieri la meravigliosa notizia che in Croazia ha vinto il referendum che ha introdotto nella costituzione la definizione di famiglia come nucleo basata sull’unione di un uomo e una donna. Ciò è nato, per chi non lo sapesse, dalla reazione al tentativo di introdurre nelle scuole l’educazione sessuale pedo-porno grafica basata sulla teoria del gender e di una pratica sessuale promiscua fin dalla tenera età. Sull’argomento vi rimando agli articoli scritti sul giornale on line “La nuova bussola quitidiana”. Molti genitori sono insorti e ne è nato un referendum popolare. L’ovvietà ormai non è più così scontata e banale. In una società marcia e sconvolta dal caos ideologico, bisogna ricominciare dall’abc. E’ come se per parlarvi della torta al cioccolato, dovessi ricominciare a spiegare che cosa sono lo zucchero e la farina. Va bene, rimbocchiamoci le mani e torniamo a spiegare che Dio ci ha fatto uomo e donna e solo dall’unione di due sessi nasce nuova vita. Ricominciamo a spiegare che matrimonio viene da Mater e che è un istituto che serve a tutelare non due adulti che convivono sotto lo stesso tetto. Per questa banalità basterebbe un semplice contratto, un pezzo di carta dove scriviamo i reciproci diritti e doveri. Il matrimonio è un istituto giuridico fatto per tutelare i figli che nasceranno da quell’unione. Quelle povere creature che sono i grandi assenti in qualsiasi dibattito su matrimoni omosessuali e adozioni. Nessuno ha mai chiesto la loro opinione, perchè a nessuno interessa il bene dei figli. Ricominciamo da capo, ricominciamo dal buon senso ma facciamolo, uscendo allo scoperto. Come hanno fatto i Croati, proponendo, lottando e credendo nei valori buoni e che sono alla base di una buona società. Ricominciamo dicendo che esiste il bianco e il nero e non solo le sfumature in mezzo. Ricominciamo dicendo che ci vogliono delle certezze e che dire che tutto è relativo non suona poi così intelligente sulla bocca di chi lo dice. Ricominciamo dicendo che esiste una sola verità, tutto il resto è spazzatura che ci spacciano come oppio delle coscienze. E oggi, l’oppio dei popoli, non è più la religione, ma qualcosa di molto peggio. E’ l’ignoranza, e’ il materialismo, è l’ateismo del tutto qui e in questa vita, è la cultura del provvisorio che non dà alcuna serenità e alcuna vera emozione alla nostra vita. Noi ci proviamo ricominciando dai bambini, ricominciando dalle generazioni che sono state rovinate dai genitori nati e cresciuti sotto la cultura sessantottina che ha devastato la famiglia. Per non dire di aver visto e non aver voluto intervenire, per non dire di averlo capito ma di non averne avuto la voglia di provarci. Perchè un genitore oggi non può limitarsi a dare da mangiare ad un figlio senza pensare a che mondo lo attende, ma deve fare del suo meglio per migliorarlo. Per lasciare questo mondo migliore di come lo ha trovato. Facciamo come la mia amica musulmana che mi ha detto che manderà sua figlia al catechismo cattolico perchè i figli devono conoscere e interessarsi di religione. Perchè solo così possono porsi le domande giuste e poi, ne l corso della loro vita, cercare di rispondervi.