Chi vincerà? Nel PD Bersani ha solo l’argomentazione delle dimissioni di Berlusconi. Dietro le sue spalle il braccio di ferro tra Renzi e Serracchiani. Quest’ultima in cuor suo aspira ad essere Ministra. Ma non lo dice a nessuno. Vediamo i curricula dei due giovani del PD presi da Wikipedia.
MATTEO RENZI: (Firenze, 11 gennaio 1975) l’attuale sindaco della città di Firenze. Dal 2004 al 2009 ha ricoperto la carica di presidente della Provincia di Firenze. Figlio di Tiziano Renzi, già consigliere comunale di Rignano sull’Arno tra il 1985 e il 1990 per la Democrazia Cristiana, inizia la sua attività politica durante gli anni del liceo. Nel 1996 contribuisce alla nascita dei Comitati Prodi e si iscrive al Partito Popolare Italiano, di cui diventa, nel 1999, segretario provinciale. Nel 2001 diventa coordinatore de La Margherita fiorentina e, nel 2003, segretario provinciale.
Tra il 2004 e il 2009 è presidente della Provincia di Firenze: alle elezioni del 12 e 13 giugno 2004 ottiene il 58,8% dei voti in rappresentanza di una coalizione di centrosinistra. In linea con la sua idea di lotta alla casta e agli sprechi, nel suo mandato ha diminuito le tasse provinciali, diminuito il numero del personale e dimezzato i dirigenti dell’ente fiorentino.
Nell’ottobre 2011, invece, sulla scia della sua crescente notorietà dopo la “Leopolda I”, ha creato una “tre giorni” di proposte chiamata “Big Bang, sempre alla Leopolda di Firenze, con i democratici Davide Faraone (Sicilia) e Matteo Richetti (Emilia Romagna), due giovani outsider del PD, nella quale chiunque ha avuto la possibilità di salire sul palco e dire in cinque minuti la sua idea d’Italia se fosse stato a Palazzo Chigi. Questo incontro è stato oggetto di critiche da parte di alcuni correnti del Partito Democratico, vicine all’attuale segreteria Bersani.
Sono intervenuti o hanno partecipato professori, scrittori (come Alessandro Baricco o Edoardo Nesi), studenti, economisti (Luigi Zingales), imprenditori (Guido Ghisolfi, big del settore del PET, Martina Mondadori, dell’omonima casa editrice, e Alberto Castelvecchi tra gli altri), lavoratori e personaggi dello spettacolo (Fausto Brizzi, Pif e Giorgio Gori) mentre tra i politici Sergio Chiamparino, Arturo Parisi, Ermete Realacci, Pietro Ichino, Maria Paola Merloni, Graziano Delrio, Salvatore Vassallo, il radicale Matteo Mecacci, Federico Berruti e altri hanno sostenuto l’evento che ha avuto grande visibilità nazionale.
DEBORA SERRACCHIANI: (Roma, 10 novembre 1970) è una avvocatessa e politica italiana, deputata al Parlamento europeo per il Partito Democratico, membro del gruppo Alleanza progressista dei socialisti e dei democratici al Parlamento europeo.
Il 21 marzo 2009 tiene un applauditissimo intervento di 13 minuti all’Assemblea dei Circoli del PD, attaccando molte decisioni prese dalla dirigenza del partito e guadagnandosi un’improvvisa notorietà nazionale e internazionale: ne sono esempio gli articoli a lei dedicati pochi giorni dopo da L’Unità e dal quotidiano spagnolo El País, e la successiva intervista con Daria Bignardi nel suo talk show su Rai 2. Il video del suo intervento, su Facebook, arriva a 8768 “sostenitori” ; quasi subito viene definita, per la somiglianza fisica e per il modo in cui è emersa la sua notorietà, “l’Amélie Poulain della politica”.
Il 3 aprile 2009 Dario Franceschini ne annuncia la candidatura alle elezioni europee del 2009 nella circoscrizione Nord-Est, elezioni in cui ottiene 73.910 preferenze nel solo Friuli-Venezia Giulia, risultando quindi la persona più votata in assoluto della regione, eletta con 144.558 preferenze nella circoscrizione II. Con le primarie del 25 ottobre 2009 diventa Segretaria regionale del PD del Friuli-Venezia Giulia. Dopo la fine del congresso la lista Semplicemente Democratici entra nella corrente interna al PD Area Democratica, creata da Franceschini immediatamente dopo le primarie del 25 ottobre, che hanno consegnato la segreteria a Pier Luigi Bersani.
Renzi dimostra intelligenza e pragmatismo. Non siamo della sua idea politica ma potrebbe essere il Tony Blair nostrano.
Pierumberto Angeli
Foto da Wikimedia Commons
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