Lasciate stare il campo e tutto quello che ne consegue: giocate spettacolari, il fenomenale gol di Bale, l’ennesima sconfitta per il Barcellona decadente, la Coppa del Re trionfalmente alzata da Ronaldo e compagni.
Quello che ruota attorno al campo, ogni tanto, lascia esterrefatti. L’incantato stupore adolescenziale non c’entra, qui parliamo di un episodio che fa sgranare gli occhi anche se non stupisce fino in fondo. Siamo assuefatti alle cose più indicibili ma esistono episodi che risponderanno sempre a un solo aggettivo: inaccettabile.
La svastica dei tifosi del Real Madrid immortalata da Francesc Garriga
La cronaca è questa. Francesc Garriga, giornalista di Catalunya Radio, ha beccato e immortalato una bandiera con svastica esposta nella fan zone dei tifosi marinisti, a poche ore dal calcio d’inizio della finale di Coppa del Re. “La foto l’ho scattata io stesso, alle 17:20 del pomeriggio”, ha spiegato il cronista spagnolo, che ha scatenato diverse polemiche e reazioni dal momento in cui ha spedito su Twitter la foto.
Simbolo nazista e bandiere bruciate. Quelle del Barcellona. Non esattamente clima di festa, panini e merendine. Frange estremiste, esistono in Italia, esistono in Europa. Spesso, contorcendoci, ci additiamo da soli: “Solo da noi succedono queste cose”, “Siamo i soliti”, “Impariamo dagli altri”. Questa non vuole essere la misera denigrazione degli altri, atta a piazzare un bel ditone davanti al naso, per nascondere i fatti deprecabili che troppo spesso mandiamo in scena nei week-end. Vuole essere la rappresentazione oggettiva, per quanto possibile, dei fatti. Il mondo dello sport è malato e come tale, va curato. E i violenti e scalmanati, vanno allontanati. Spagnoli, inglesi, ungheresi, tedeschi, kazaki, giapponesi, indonesiani…