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La Tardura romagnola

Da Meriscarpi
Cose salate, Primi, Storie di ricette

La Tardura romagnolaQuando ero piccola ero inappetente. Lo avreste mai pensato? Mangiavo poco e niente. La mia nonna, con tanta pazienza, mi imboccava o, perlomeno, tentava di farlo. In estate mi aspettava seduta sulla seggiola sotto le viti, con il cucchiaio in mano. Io facevo un giro intorno alla casa e poi mi fermavo a mangiare un "boccone" e poi via, di nuovo a pedalare e lei aspettava con il cucchiaio pieno. Poi io scoprii il sapore della tardura e mi piacque così tanto che lasciai la bicicletta e, seduta nello sgabellino, mangiavo di gusto.
La nonna diceva alla mia mamma :"Hai visto Tiziana? Abbiamo trovato quello che piace alla bambina, anche se mangia solo questa va bene, qui c'è tutto il nutrimento, e poi ci sono le uova delle nostre galline che sono genuine e fanno sangue"!
La mia nonna, quanta pazienza ha avuto con me, mi addormentavo tra le sue braccia quando ero piccola e fu lei che mi spiegò cosa significava diventare "signorine" e cosa doveva succedermi perché questo accadesse. Sono tantissimi anni che non ci sei più nonna Guglielma, io però ti porto sempre dentro al mio cuore.

La Tardura romagnola
Questo è il mio ricordo quando mangio questa minestra così buona, essa è legata alla mia infanzia, io l'ho fatta per i miei figli quando erano piccoli e oggi la faccio quando ho poco tempo a disposizione ma ho voglia di qualcosa di buono e confortevole.

La Tardura romagnola
La ricetta la troverete nel Portale Ifood insieme a tantissime altre ricette.

Buon WE pieno di sole e tanta serenità.

Saluti e baci, a presto


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