La tavoletta assira in possesso della famiglia Flamenbaum.
Un tribunale dello stato di Brooklyn ha ordinato alla famiglia di un sopravvissuto all'Olocausto di restituire ad un museo tedesco un'antica tavoletta d'oro. Secondo i documenti in possesso del tribunale il prezioso artefatto, risalente a 3200 anni fa e di origine assira, è frutto di un saccheggio. Quest'ultimo non sarebbe stato perpetrato dal sopravvissuto, ma, piuttosto dal Vorderasiatisches Museum di Berlino. Come, poi, il reperto sia pervenuto alla famiglia di Riven Flamenbaum, è ignoto.L'uomo entrò in possesso della tavoletta dopo essere stato liberato da Auschwitz nel 1945 ed essere stato inviato in un campo profughi nel sud est della Germania. Quattro anni più tardi Riven Flamenbaum emigrò, con la moglie, conosciuta nel campo di Auschwitz, negli Stati Uniti portando con sé la preziosa tavoletta che ha le dimensioni di una fototessera. Solo dopo la sua morte si scoprì che il reperto era stato rubato, a sua volta, dal Vorderasiatisches Museum.Ora la tavoletta si trova custodita in una cassetta di sicurezza. Una squadra di archeologi tedeschi scoprì la tavoletta nel 1913, durante gli scavi in una zona dell'Iraq chiamata Qual'at Serouat, secondo i documenti in possesso del tribunale. La tavoletta finì nel museo di Berlino nel 1926 e quando scoppiò la guerra, nel 1939, fu collocata, insieme ad altri antichi reperti, in un deposito. Quando, alla fine della guerra, fu effettuato un inventario di questo deposito, la tavoletta era sparita.Nel 1949 Riven Flamenbaum aveva impegnato la tavoletta insieme ad un gruzzolo di monete rare (che non si sa che fine abbiano fatto) per l'acquisto di un negozio di liquori, da cui ricavò abbastanza per riscattare, dal banco dei pegni, sia la tavoletta che le monete.La tavoletta pesa 9,5 grammi appena ed è in oro massiccio. Era sepolta nelle fondamenta di un tempio nella città di Ashur, ora Qual'at Serouat, a circa 150 chilometri da Baghdad. Vi era stata collocata dal re assiro Tukulti Ninurta I (1243-1207 a.C.), che ampliò l'impero assiro ma venne, in seguito, ucciso dal figlio.