Sono una spugna, questo si sa.
Quando quindi ho sentito parlare de “La tecnica della non violenza di Gandhi applicata alla legge del taglione”, non ho saputo resistere a farne un post.
Perché, sebbene non sia proprio il mio modo di essere, lo trovo geniale!
Giusto per dare informazioni esatte, la tecnica della non violenza di Gandhi è “un metodo di lotta politica che consiste nel rifiuto di ogni atto di violenza, in primo luogo contro i rappresentanti e i sostenitori del potere cui ci si oppone, ma anche disobbedendo a determinati ordini militari (obiezione di coscienza), articolando la propria azione in forme di disobbedienza, boicottaggio e non collaborazione (resistenza nonviolenta)“. -fonte Wikipedia-
Quindi, in breve, rifiuto la violenza e non rispondo a violenza con violenza.
La legge del taglione è “un principio di diritto consistente nella possibilità riconosciuta a una persona che avesse ricevuto intenzionalmente un danno causato un’altra persona, di infliggere a quest’ultima un danno, anche uguale all’offesa ricevuta.” - fonte Wikipedia-
In breve, se tu fai una cosa a me io te la rifaccio uguale.
(qui volevo aggiungere un’immagine sulla legge del taglione, ma un giro su “immagini google legge del taglione” mi ha scioccato)
Unire la tecnica della nonviolenza alla legge del taglione è un paradosso, ma ve lo spiegherò.
Tu fai una cosa a me che non piace. Potrei urlare, offenderti, insultarti, e non verrei a capo a nulla. Se tu la fai è perché credi sia giusta e a te non offende.Potrei fingere indifferenza e di nuovo non otterrei nulla.Potrei rifarti quello che tu fai a me, ma visto che se lo fai significa che non ti urta, non otterrei nulla ancora.
Allora occorre fare così: cerco un qualcosa che so che non ti piace, che ti infastidisce e lo faccio. Senza dire nulla, lo faccio ripetutamente, in modo che tu arrivi ad arrabbiarti con me, magari ad offendermi. E solo allora, ti dirò che l’ho fatto per farti capire quanto sia pesante ricevere qualcosa che non meriti, o che ti fa del male, o che non ti va.
Secondo voi, funziona?
Chiara