
Mio marito mi ha sfidata, mi ha detto che cucino poco pesce perché forse non sono capace.Dir la verità mi è innaturale cucinarlo, oggi che c'è solo 1°, ancora di più.A casa mia non abbiamo mai mangiato tanto pesce, un male lo so, il massimo che si mangiavano erano le trote che si andavano a pescare.Quindi, forse, devo dare ragione a mio marito, non adoro cucinare il pesce, ma con questo non vuol dire che non sia capace. Giusto?Se non voglio sbagliare lo cucino sotto sale, una tecnica antichissima, perfetta per chi è a dieta, ma non di quelle iposodiche.La regola importantissima è che il pesce deve essere freschissimo; infatti il sotto sale crea una sorta di sottovuoto in cui il profumo del pesce e degli aromi rimangono all’interno. Come tipi di pesci potete utilizzare quelli di taglia grossa a polpa bianca come l'orata, la spigola, il sarago, il branzino.Incominciate a lavate il pesce, eliminate le viscere ma non squamatelo.Accendete il forno a 220° / 250°, e su una teglia, mettete del sale grosso, poi il pesce e altro sale, fino a coprire per bene il tutto. Questo metodo è raccomandato se usate il sale integrale già umido di per se; altrimenti se usate il sale grosso raffinato potete o inumidirlo con dell'acqua o amalgamarlo con un albume montato a neve. (1 kg : 1 albume).Per la cotture, io di solito calcolo 25/30 minuti per kilo di pesce, naturalmente non poterlo vedere non aiuta, ma c'è chi dice che un trucco per sapere se il pesce è cotto è quello di controllare se l'occhio è diventato bianco, quindi lasciatelo scoperto.Il sale potete utilizzarlo puro o profumarlo con qualche spezia, io per il branzino della foto ho utilizzato del mirto; se volete, potete imbottire il pesce con il odori e lasciare il sale al naturale.A voi la scelta.

