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La televisione nel periodo della crisi al dibattito perugino di Immaginario

Creato il 23 novembre 2013 da Digitalsat

La televisione nel periodo della crisi al dibattito perugino di ImmaginarioLa televisione nel periodo della crisi, tra nuovi media, canali tematici, e disaffezione per prodotti, come i talk show, che continuano però a riempire i palinsesti: di questo e altro si è parlato a Perugia in quello che sostanzialmente era un talk show teatrale nel contesto di Immaginario festival, in corso nel capoluogo umbro.
Sul palcoscenico del teatro Morlacchi, hanno discusso personaggi che la tv l'hanno fatta, come Angelo Guglielmi, Andrea Vianello, Gad Lerner, Riccardo Chiattelli, Luisa Todini, Jacopo Fo e Giovanni Floris. Se per Lerner «la tv non ha più la capacità di essere avanti rispetto al dibattito nel Paese», Guglielmi, che la tv ammette di guardarla pochissimo, denuncia quello che ritiene «il periodo di crisi culturale più grande degli ultimi decenni, ma non soltanto nella televisione». Una crisi, per l'ex direttore di Rai 3, che «è una conseguenza della crisi morale, politica, e di ideali del Paese».

L'analisi di Guglielmi sulla Rai di oggi non è tenera
: «una Rai - ha detto - che è stata distrutta in questi ultimi 20 anni, senza novità, e invenzione», anche se ha riconosciuto che l'attuale cda dell'azienda «è migliore di quello precedente».
Ha preso le difese della tv pubblica Luisa Todini, secondo la quale la Rai, pur dovendo fare i conti con problemi di bilancio, non è mai venuta meno alla sua responsabilità di servizio pubblico. Vianello ha ammesso una «crisi di creatività con cui fare i conti, ma questo è anche un momento buono per sperimentare e provare a sintonizzarsi con i tempi, come stiamo facendo su Rai Tre con Masterpiece, nuovo talent letterario».
Secondo Floris «la crisi stimola» e «i programmi di informazione non annoiano nè eccitano ma fanno informazione». Infine Jacopo Fo, che ha lamentato le «tante censure» su argomenti scomodi e ha ricordato anche quelle a carico di suo padre, che comunque «ora ha in corso - ha detto - una trattativa con la Rai per undici programmi».


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