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La teoria dei Vincoli

Da B2corporate @b2corporate

Si sente constantemente parlare in ambito aziendale della necessità di lavorare in ottica di miglioramento continuo. Spesso miglioramento può significare la necessità di apportare cambiamenti.

Vi è mai capitato di essere in una fase di cambiamento in cui ci sono molte aspettative per raggiungere un netto miglioramento grazie all'implementazione di nuove procedure, processi, tools, sistemi infomrativi o applicazioni?

Spesso il cambiamento può non coincidere con un miglioramento significativo sotto il punto di del sistema azienda.

Le vostre aspettative sono sempre state ripagate dal cambiamento?

 

Partendo dal presupposto di considerare l'azienda come un'organizzazione, in questo articolo cerchiamo di ragionare in ottica di Vincoli, facendo riferimento alla teoria dei vincoli di E. Goldratt  o più comunemente conosciuta come TOC", acronimo di Theory of Constraints; il succo di questa teoria è da collegare all'affermazione che "la prestazione di un sistema dipende dall’anello più debole ( il vincolo)".
In altri termini bisogna focalizzarsi da un lato sul fatto che l’azienda deve essere intesa come un insieme di processi interdipendenti che si armonizzano per raggiungere un target comune ( cash flow, utili, ecc);  dall’altro su quei vincoli che impediscono il raggiungimento degli obiettivi e conseguentemente del miglioramento .
In genere la gestione perfomante e proattiva del vincolo non necessariamente porta a una gestione ottimale del sistema.
Per estrarre il massimo valore possibile dall'organizzazione è necessario individuare il vincolo, studiarlo, monitorarlo e gestirlo.
Solo seguentdo questo modus operandi, è possibile regolare la velocità di crociera, consentire all'intero Sistema di  generare valore e utilizzare il vincolo come un potente leverage Key.

Qui di seguito viene proposto un approccio sistemico al miglioramento basato sui seguenti 5 punti:
1. Individuare il vincolo del sistema (cosa ci impedisce di raggiungere determinati obiettivi?)
 
2. Individuare come si deve  sfruttare al meglio il vincolo
 
3. Subordinare il vincolo (sincornizzare)
 
4. Elevare il vincolo (incrementare la capability del vincolo per aumentare la capacità del sistema)
5. Non permettere che l’inerzia diventi il nuovo vincolo.

La TOC pertanto può supportare in ambito strategico, project management, in ambito produttivo nella gestione del collo di bottigilia, processi logistici, ecc.
  
Per approfondimenti suggeriamo di fare click qui, dove troverete un case study dedicato all'applicazione della teoria dei vincoli in un'azienda giapponese.

In particolare l'obiettivo della TOc aveva la finalità di superare le seguenti criticità:


1.stock–out(situazioneincuilarichiestadiunarticolononsipuòsoddisfareconl‟inventariocorrente),


2.ritardo nelle consegne,


3.alti livelli d iinventari,

4.altilivelli di prodotti obsoleti.


5.elevati tempi di esecuzione produttiva

E voi avete qualche esperienza da raccontare in termini di TOC?

 


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