[¯|¯] La Teoria del Campo di Ordinamento

Creato il 13 dicembre 2014 da Extrabyte

Leggendo l'aggiornamento di stato di un utente di facebook:


mi è venuta in mente la Teoria del Campo di Ordinamento (AFT, da qui in avanti) proposta dal fisico teorico Diego Marin. Scrive Marin:

I fisici moderni credono che esista un principio di simmetria fondamentale da cui discende l'intero universo con le sue leggi. La fisica attuale però non spiega ancora una vasta gamma di fenomeni microscopici e macroscopici, tra cui il misterioso "entanglement quantistico". La AFT può coprire varie lacune, ridefinendo la struttura dell'universo in termini probabilistici (in accordo con la concezione quantistica): forme diverse avrebbero diverse probabilità e alcune potrebbero mutare luoghi "vicini" in "lontani" o viceversa. La configurazione media sarebbe lo spazio-tempo percepito macroscopicamente ma in certe fluttuazioni punti lontani potrebbero apparire connessi da microscopici wormholes. L'AFT può prevedere le 4 dimensioni della configurazione media, le 3 loro varietà, una spiegazione geometrica dello spin e la differenza fermioni-bosoni. Diversamente dal Modello Standard, questa teoria incorpora ogni osservatore e ne ammette l'azione di misura al suo interno, per cui non esclude una comunicazione minimale "di vuoto" tra qualunque coppia di punti: questi due aspetti potrebbero descrivere l'universo come un'immensa struttura cosciente.

Nel 2012 Marin pubblicò su ArXiv.org il suo primo articolo su AFT, per poi modificarlo radicamente nelle edizioni successive. Ecco l'url dell'articolo:

arxiv.org/pdf/1201.3765v5.pdf

In sostanza, l'idea è questa: non esiste un ordinamento assoluto dei punti dello spazio (nello specifico, dello spaziotempo). Infatti, nella primissima bozza dell'articolo, Marin scriveva:

Il grande errore dei fisici moderni sta nel credere in un ordine assoluto per i punti dell’Universo. Eppure
erano stati già avvisati da grandi filosofi come Hume, Kant e Schopenauer. L’ordine non è che il risultato di
un’interazione tra i campi noti ed un nuovo campo “speciale”, che per motivi storico-filosofici chiameremo
“campo di coscienza”.
Questo campo “speciale” può spiegare:
· L’origine dello Spin;
· L’esistenza di due maxi-famiglie di parcelle, contraddistinte da simmetria o antisimmetria della
funzione d’onda per scambio di particelle (Bosoni e Fermioni);
· L’origine delle masse;
· I fenomeni di Entanglement.


All'epoca diedi un piccolo contributo che è possibile leggere in italiano in questo PDF, dove viene considerato un modello di universo 1-dimensionale. In poche parole abbiamo un asse x su cui è assegnato un riferimento cartesiano. L'idea di Marin è che l'ordinamento dei punti è essenziale per il calcolo della derivata di una funzione (in questo caso f:X->R, dove X è un sottoinsieme del campo reale R). A questo punto, non risulta essere poi così difficile ricondurre l'operazione di derivazione all'algebra delle matrici (continue), in particolare al prodotto righe per colonne. Nell'articolo avevo applicato il formalismo delle decomposizioni che, come sappiamo, vengono utilizzate per la definizione dell'integrale definito. I punti della decomposizione vengono assunti come componenti di un vettore colonna, per cui moltiplicando righe per colonne con una opportuna matrice, è possibile modificare l'ordinamento dei punti e quindi generalizzare la nozione di derivata ad uno spazio in cui non esiste un ordinamento assoluto a priori. Con il senno di poi, mi sono reso conto che questo approccio è totalmente sbagliato per una ragione banale: una volta assegnato un riferimento cartesiano su una retta orientata, stabiliamo una corrispondenza biunivoca tra l'insieme dei punti e l'insieme dei numeri reali. Il prodotto righe per colonne di una opportuna matrice per il vettore dei punti della decomposizione, non fa che modificare solo le "etichette" (cioè i simboli) con cui denotiamo i singoli punti.


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