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La teoria del fischio. Il gusto per la pernacchia.

Creato il 02 settembre 2010 da Massimoconsorti @massimoconsorti
La teoria del fischio. Il gusto per la pernacchia.Avanti gente! C’è di tutto, di più come alla Rai, e di meglio in questo autunno fastidioso come le mosche in pausa post pranzo. Ci sono i soliti noti, quelli meno famosi, i cassintegrati, i precari della scuola, i sindacalisti di Melfi, i minatori del Sulcis, i cervelli ancora in fuga, i terremotati dell’Aquila che stanno vivendo l’ennesimo sciame sismico, i pasdaran del Capo, i leccaculo di professione e quelli per sola e pura convenienza. Fuori, c’è il circo e dentro il circo il clown che sta cazzeggiando intorno al corpo del trapezista morto, per non far impressionare i bambini. Lo strato melmoso in cui questo paese naviga da parecchio sta crescendo giorno dopo giorno e la fregatura è che sta cambiando odore. È stata lenta la trasformazione da melma in merda ma Silvio c’è riuscito e Daniele C…one può finalmente godersi il suo habitat naturale. In questo strano autunno, che mostra foglie ingiallite già ad agosto, sembra che qualcosa si muova, come nel Duomo di Pisa qualche secolo fa. E non sono solo i trattori che si preparano alla vendemmia, ma anche le ruspe destinate a rimuovere le macerie dell’Italia di Berlusconi. Ci vorranno anni, ma se non iniziano subito occorreranno decenni e noi, onestamente, tanta voglia di aspettare un giorno nuovo non l’abbiamo più. Siamo stanchi dentro e anche molto scazzati, ma mai disperare se la gente comincia a dare piccoli segnali di risveglio. Nel giro di pochi giorni Gianni Letta, il nunzio apostolico della Chiesa presso il Pdl, è stato sonoramente fischiato due volte. La prima durante la partecipazione alla Perdonanza Celestiniana dell’Aquila, la seconda ieri all’inaugurazione della Mostra del Cinema di Venezia. Incurante dei fischi, Gianni “la Sfinge” ha addirittura rallentato provocatoriamente il passo sul red carpet. Noi, Letta che fa lo sbruffone non riusciamo a immaginarlo, ma sembra che l’abbia fatto e questa è la dimostrazione più evidente che l’impero vacilla. A dir la verità le cronache raccontano che sia stato fischiato anche Buttiglione, ma sembra lo avessero scambiato per l’ennesimo mostro di Rambaldi. A quelli del Pdl accoglienze del genere non possono che far bene anche perché gli inventori-mandanti dei contestatori sono proprio loro, il fischio a comando è, insomma, una loro trovata. Se ne accorse Romano Prodi al Motor Show nella sua Bologna, dove venne accolto a fischiate da un manipolo di militanti di An inviati a bell’e posta, quello stesso manipolo che seguiva l’allora presidente del Consiglio dappertutto e, come iniziava a parlare, loro lo fischiavano. Una volta ci provarono anche al cimitero ma quando si accorsero che c’erano solo morti e non giornalisti di Rete4 e Canale5, desistettero. Anche Berlusconi ne sa qualcosa. Lo contestano dovunque vada da sempre, l’unica differenza con Prodi è che quest’ultimo non possedeva alcuna tivvù e nessun giornale, per cui le contestazioni non potevano essere sostituite dal Va pensiero né dal coro dello Zecchino d’oro anzi, i servi dell’epoca compivano veri e propri miracoli mediatici, come la volta in cui Silvio, parlando nella sala delle assemblee dell’Onu vuota, venne mostrato dal Tg1 di Clemente Mimun intento a predicare il suo pensiero di fronte a migliaia di rappresentanti di stati esteri: potenza di un montaggio ad hoc. E pensare che a Venezia si sono appena scaldati in attesa dell’arrivo di Bondi prevista per il 9 settembre. Bondi sarà al Lido per promuovere/affondare (come fece lo scorso anno con Baaria di Tornatore), il film di Saverio Costanzo (figlio di Maurizio) che, solo per un caso è stato prodotto dalla Medusa, la casa cinematografica della famiglia Berlusconi, per la serie: “non c’è mai fine alla vergogna”. Ma il top delle contestazioni guidate (e pagate) dai pidiellini dovrebbe esserci domenica prossima a Mirabello. Sembra, e diciamo sembra, che la Brambilla stia noleggiando pullman di simpatizzanti-figuranti-squadristi della libertà, per contestare il discorso di Fini. A Mirabello si stanno già fregando le mani al solo pensiero di una bella rissa come non accadeva dai tempi del Msi. A rendere chiaro il clima che si potrebbe creare se i fischiatori della Brambilla dovessero andare veramente a Mirabello, ci ha pensato l’onorevole Luca Bellotti che ha dichiarato ai giornalisti: “La Brambilla sta organizzando i pullman per contestare Fini? Bene, non c’è problema, questi non hanno capito che siamo missini”. Loro preferiscono le pernacchie. Crediamo non sia indispensabile “tradurre” il pensiero neppure troppo criptico di Bellotti: “Avanti gente! Ce n’è per tutti”.

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