Eccomi di ritorno dopo un piccolo infortunio a un dito che mi ha tenuto lontano dal pc un paio di giorni…sì, lo so è un cavolata, ma mi sono bruciato e mi faceva male l’indice…Comunque, la settimana scorsa sono corso al cinema a vedere l’ennesimo biopic dell’anno, che è iniziato da soli 27 giorni e siamo già al quarto film biografico, ma non temete fra pochi giorni esce anche Selma per arrivare a cinque. Il film in questione è la storia della vita, o di buona parte, di Stephen Hawking, che se fino a questo momento lo conoscevate solo per le apparizioni su Big Bang Theory e sui Simpsons, come i miei vicini di posto al cinema, siete delle brutte persone. Hawking è infatti uno dei più grandi scienziati contemporanei, il cui scopo nella vita è stato quello di spiegare l’universo attraverso un’equazione. Autore di svariati libri di divulgazione scientifica, gran simpaticone e simbolo imperituro della forza di volontà umana.
Un plauso particolare va a Eddie Redmayne, che interpreta la parte di Hawking, e che con uno sforzo non certo semplice, si immedesima nella parte del disabile, immobilizzato completamente. Le smorfie, la recitazione, la passione (nel senso di “patire”) è qualcosa di veramente vivido e tangibile. Lo stesso Hawking si è complimentato con la sua controparte cinematografica, che se non prende un Oscar è una vera ingiustizia. Il film, comunque, è una stupenda favola sull’amore e sulla scienza, con una discreta discussione sulla creazione e il tempo. Nulla di trascendentale, semplice un buon film.
Fun Fact: La teoria del tutto ha al suo interno almeno due riferimenti alla serie tv britannica Doctor Who. Il primo è la presenza dell’attore Harry Lloyd, nella parte dell’amico Brian, che è apparso in due episodi della terza stagione del Dottore, quelli sulla Famiglia del Sangue. Il secondo, ovviamente, è lo stesso Stephen che con la voce robotica del suo apparecchio per parlare dice “EXTERMINATE!!”.