Poniamo l'attenzione su questa mappa Google che segnala le tante situazioni che incidono sulla salute dei cittadini del versante est di Roma. La mappa è incompleta e in continuo aggiornamento (invitiamo a tornare a visitarla nei prossimi giorni).
E' stata volutamente chiamata "terra dei fuochi" di Roma est per denunciare la grave situazioni in cui ci troviamo. Oltre alle società elencate e segnalate, ci sono tante discariche abusive di rifiuti tossici interrati (e mai denunciati, ne dai cittadini ne dalla stampa), la differenziata che non funziona e genera discariche abusive in superficie, un "ecodistretto" in arrivo, campi seminati con medicinali scaduti, società petrolchimiche che inquinano falde acquifere, aria e terre del nostro territorio e chissà quanto altro ancora.
L'idea di questa mappa è nata anche per sensibilizzare l'opinione pubblica su problemi di interesse comune e decisamente più gravi della presenza di centri accoglienza. Il tutto in vista di una manifestazione che si terrà il 29 novembre mattina, organizzata da decine di comitati, associazioni no profit e consorzi locali. (link).
Se infatti molte delle aziende segnalate risultano sotto la soglia dei livelli massimi di inquinamento consentiti, l'alta concentrazione di aziende e situazioni di inquinamento simili fanno svanire ogni possibilità di credere nei numeri e nelle statistiche. Se a questo si aggiunge l'attuale scandalosa gestione della differenziata, l'assenza di controlli e sanzioni applicate a chi alimenta le discariche abusive, in un territorio dove in passato (e forse ancora oggi) vengono ammassati rifiuti tossici illegalmente in ex cave di tufo... il quadro diventa dei peggiori.
Leggevo l'altro giorno l'articolo su Marione, dove si parlava di utilizzare il tempo libero per l'impegno sociale e civile. Mentre vi scriviamo è domenica mattina e noi qui lo stiamo facendo, spero possiate darci una mano a denunciare questa grave situazione e a diffondere la notizia della manifestazione. Vi invito anche a realizzarne un articolo o un reportage per quanto in vostra possibilità su tutto questo.
Stefano De Prophetis