All’età di 67 anni, Valerio Negrini entra a far parte di un giro della morte che non risparmia: sono, infatti, tre i lutti della musica italiana nel 2013. Recenti le morti di Enzo Jannacci il 29 marzo e di Franco Califano il 30 marzo.
Si dedicò dapprima alla batteria per poi, nel 1971, abbandonare le bacchette per dedicarsi soltanto alla stesura dei testi della maggior parte delle canzoni del gruppo italiano I Pooh, da “Piccola Katy” a “Uomini Soli” passando per “Tanta voglia di lei” e “Dammi solo un minuto“.
Di curioso è che fu nominato il Quinto Pooh sino al 2009, anno in cui uscì la sua biografia e nella quale si respingeva l’appellativo.
Ed è morto, all’ospedale Santa Chiara di Trento, in seguito ad un infarto, come riporta il comunicato stampa. La band italiana è turbata dalla notizia.
Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian:
Stefano d’Orazio, ex batterista del gruppo:
“Non ci sono parole per descrivere un dolore così grande ed improvviso, è una parte della mia vita che se ne va e già sento un vuoto incolmabile, buon viaggio amico mio”
Valerio Negrini muore nel tardo pomeriggio del 3 gennaio 2013. La sera del giorno successivo viene riproposto su Raidue uno speciale della storia dei Pooh, con alcune aggiunte dedicate a Valerio.
In questo momento di lutto della musica italiana, Oubliette Magazine omaggia Valerio Negrini.
col dopobarba che sa di pioggia, e la ventiquattro ore,
perduti nel corriere della sera,
nel va e vieni di una cameriera,
ma perché ogni giorno viene sera?
A volte un uomo è da solo perché ha intesta strani tarli,
perché ha paura del sesso o per la smania di successo. …
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