Di là c’era chi era pronto a giurare fedeltà a un dittatore venezuelano solo perché aveva dato del somaro ad un altro dittatore, di un governo più a nord. Di qua chi si districa tra le propagande e i trafiletti di giornale per capire se bisogna lottare al fianco di Eserciti ribelli o sostenere i regimi, dimenticando che tra questi esistono popoli che spesso se ne sbattono degli uni e degli altri.
Fare del romanticismo è tuttavia troppo semplice, perché è pur vero che bisogna fare chiarezza e delineare il prossimo espediente politico, tirare progetti a lungo termine e calcolare quali tipo di risorse un paese possiederà tra cent’anni, e in che misura questo potrà permettere a chi nascerà domani il “libero e pieno sviluppo della sua personalità” per godere dei propri diritti civili e vedere i figli godere dei loro diritti sociali. Cent’anni. Non di più. Per creare un mondo perfetto non sono tanti.
Poi ricordi che la vita è una sola e che la gente che vive oggi non ci sarà tra cent’anni. Sfido chiunque ad avere una politica, a privilegiare un fronte o a privilegiarne un altro.