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La tessitura vocale

Creato il 23 marzo 2014 da Musicamore @AAtzori

La tessitura vocale

Chi frequenta il mondo della musica e del canto conoscerà sicuramente queste due parole: “tessitura vocale“, ma i non addetti ai lavori probabilmente si chiederanno di cosa si tratti.

Per tessitura vocale s’ intende l’andamento che la voce ha in un brano. Mi spiego meglio. Un coro che esegue un brano dalla tessitura vocale bassa o grave significa che canta principalmente su note scritte all’interno o sotto il rigo musicale. Un brano invece dalla tessitura alta o acuta significa che la maggior parte delle note che andrà a cantare si troveranno fuori dal rigo . Un esempio di vocalità dalla tessitura bassa o centrale è ad esempio la Deutsche Messe, D 872 di Franz Schubert , eseguita il mese scorso dal coro del Teatro lirico (vedi link) . L’andamento del brano è decisamente grave. Anche i soprani, che per loro natura hanno voci acute cantano su una tessitura che normalmente è riservata ai contralti. Vi propongo invece l’ascolto di un brano dove la tessitura è veramente acuta e faticosa per tutte le sezioni del coro. Questa è la Missa Solemnis di Beethoven, un vero spauracchio per i cori lirici. Infatti lo si può considerare fra i brani più difficili della storia della musica Corale. Non è un caso che venga eseguito di rado. La fatica vocale è immensa perchè le note, appunto sempre acute, spesso sono tenute molto a lungo con eccessi di pianissimi o fortissimi anche su tempi molto lenti . Insomma, se non si è dei veri esperti di tecnica vocale si rischia davvero di perdere la voce.

Ogni tanto, però, qualche coro si mette in gioco e ci prova .  E’ il caso del Coro del Teatro lirico di Cagliari che, a detta del grande direttore d’orchestra inglese Jeffrey Tate, è considerato fra i migliori del panorama lirico internazionale. Il risultato non è niente male.  Beh, ascoltatelo e poi mi direte.

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