La tetralogia dell’euro

Creato il 08 novembre 2012 da Tnepd

Vi sentite gonfi, pesanti, avvertite nausea e brividi freddi ogni volta che ascoltate la voce metallica di MARIO 9000 e vedete le facce da due novembre dei ministri del governo tecnico e dei politici ABC-normal loro volonterosi complici? Vi compare uno sfogo cutaneo puntiforme e pruriginoso ogni volta che ascoltate le gaffes della ministra ortolana Fornero? La parola rigore vi provoca stitichezza e perfino defecatio isterica? Nell’ultimo anno avete notato un dimagrimento repentino limitato alla zona portafoglio? Avete i testicoli sempre gonfi perfino se siete donna? A giugno hanno dovuto asportarvi metà stipendio per pagare l’IMU e il mese prossimo pensano addirittura di enuclearvi un bulbo oculare?  A causa di tutto questo vi è ricomparsa quella Depressione (maiuscola) che credevate di aver sconfitto per sempre e per giunta vi scoprite ogni giorno una  puntina di paranoia in più in testa?  La diagnosi è facile. E’ la Sindrome della guerra dell’euro. Siete vittima della pandemia che ha colpito l’Europa e che rischia di fare più morti della famigerata Spagnola del 1918 e per la quale non vi servono i vaccini di BigPharma, come per l’influenza, ma una buona dose di antidoto, come per ogni forma di avvelenamento acuto.
Ci stanno infatti mitridatizzando con le menzogne della propaganda e abbiamo poco tempo per salvarci. Visto che, oltre tutto, presto ci chiederanno di partecipare con il voto al Gran Varietà Elettorale per confermare i loro stipendi d’oro e il posto che credono essergli stato assegnato da Dio alla tavola del potere – più che posto è uno strapuntino sotto il tavolo, per la raccolta delle ossa già spolpate dai commensali – sarà meglio sapere con chi abbiamo a che fare e quale futuro c’è in serbo per noi.
E sarà meglio anche scoprire se i così detti emergenti hanno veramente qualcosa di nuovo da offrire o si tratta solo di opportunisti pronti a mettersi al posto degli altri. Perché dovremo giudicarli solo in base ai fatti ed ai programmi, non in base a quanto sono carini o simpatici.
Io ho il sospetto che non esista attualmente alternativa all’attuale sistema del “O così o Pomì” e che non sia ancora comparso un soggetto politico in grado di offrire un cambiamento vero, un altro punto di osservazione. Decrescita al posto di crescita, toh. Uscire dall’euro, ri-toh.
Quando perfino Diliberto insegue al galoppo la diligenza del PD per saltarci su e rifugiarsi nel Forte dell’Eurozona, senza rendersi conto che il prossimo governo, se continuerà ad obbedire alla Germania travestita da Europa, si ritroverà a fare polpette dei suoi cittadini e per questo ne sarà per sempre odiato, si è già detto tutto.

Ad ogni modo, per tagliarla corta con le tristezze e le miserie della sinistra e passare al concreto, vi suggerisco quattro libri che ho acquistato e cominciato a leggere. Libri che ho scoperto seguendo i canali Twitter e i blog degli autori – che vi ho già proposto in video in post precedenti (1-2-3) – e che si caratterizzano tutti, pur nelle differenze culturali e di formazione, per una forte critica nei confronti dei meccanismi della moneta unica e delle contromisure alla crisi adottate dai fattorini dell’Eurozona, i famigerati tecnici.
Tra i pochi effetti positivi della crisi economica vi è la voglia di un sempre maggiore numero di persone di informarsi e studiare ciò che ci sta accadendo. La salutare reazione di chi sente puzza di fregatura e, appartenendo alla specie di chi vende cara la pelle, cerca di mettere insieme delle contromisure di difesa. Quando ci sono troppi Gatti  & Volpi in giro, quando c’è aria di smobilitazione e saccheggio finale, con i partiti che cercano di arraffare il più possibile prima del crollo del sistema, l’unica arma di difesa è la conoscenza. Mi pare un buon segno che questi libri stiano vendendo un mucchio di copie, pur non essendo best seller erotici scritti da milfone sadomaso.

Eccoli, in rigoroso ordine alfabetico (ho messo il link ad Amazon ma voi comperateli dove volete):

Badiale & Tringali – La trappola dell’euro, Asterios Editore.

Alberto Bagnai – Il tramonto dell’euro, Imprimatur editore.

Andrea Baranes – Finanza per indignati, Ponte alle Grazie editore.

Mario Seminerio – La cura letale, BUR.

Se Baranes ci spiega con grande chiarezza i meccanismi della finanza, soprattutto quelli deviati della finanza casinò che ha contribuito a creare la crisi attuale a partire dal 2008 e Seminerio si sofferma sulla cura applicata dal governo Monti all’Italia preda della crisi globale, definendola più dannosa della malattia e spiegandone il perché, Badiale e Tringali e soprattutto Bagnai, ci offrono gli strumenti per capire come l’euro sia una trappola nella quale siamo andati ad infilarci consapevolmente e dalla quale non possiamo più liberarci. O forse solo non vogliamo.
Credevamo di migliorare ancor di più la nostra condizione di paese avanzato e invece la moneta unica, il cambio fisso e le regole capestro che lo governano – per giunta disattese proprio da coloro che pretendono da noi i compiti a casa, vero Angela? – stanno facendoci retrocedere a livelli da terzo mondo.
Con frotte di eurominkia che gridano da ogni platea televisiva: “Ci vuole più Europa!” “Dove saremmo ora senza l’euro!”, “Uscirne sarebbe un suicidio di portata gigantesca!”, “L’euro è irreversibile!” (come la morte, quindi).
E’ importante sottolineare come la critica all’euro di questi autori sia assolutamente “classica” e basata sulle previsioni di fallimento che già molti anni fa i maggiori economisti del mondo ne avevano fatto.
Nulla di complottistico e messianico, dunque. Solo la logica inevitabile delle regole basilari dell’economia.
Buona lettura e buona illuminazione, nel senso buono.


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