Virgilio nell'Eneide narra che la nutrice di Enea, Cajeta, fu sepolta dall'eroe troiano, durante il suo viaggio verso le coste laziali, in un luogo bellissimo, sul mare, che poi prese il suo nome.
Quand'ero piccola e andavamo al mare a Serapo (lì vicino), mia madre in macchina mi raccontava la storia, lei amante dei classici e della mitologia -passione che mi ha trasmesso- e io tutte le volte mi immaginavo la tenerezza di quest'uomo giovane e bello, che amava così tanto la sua nutrice, da aspettare di trovare un posto suggestivo su cui adagiare il suo corpo senza vita... Magari no, magari si era solo trovato a passare di lì e senza grandi slanci poetici l'aveva lasciata a Gaeta, perché era di strada, ecco... Però alla mia fantasia di bambina piaceva pensare all'equazione: eroe = romanticismo a go go.
Comunque sia, Gaeta è una splendida cittadina di mare e si mangia un pesce buonissimo e fresco (almeno, noi siamo sempre stati fortunati) e qualche mese fa (come si deduce dal cappottino e la sciarpina che indosso in foto) durante una passeggiata in occasione dello Yacht Med Festival - la fiera internazionale dell'economia del mare - ne abbiamo avuto un'ennesima prova. Ci siamo infatti fermati a mangiare in un ristorantino piccolo e delizioso, sul porto e lì abbiamo assaggiato una cosa molto particolare e davvero gustosa: la Tiella gaetana, una pizza rustica ripiena di polpo condito con olive nere, capperi, pomodorini, e peperoncino... Buonissima!
Ovviamente io e lo Chef l'abbiamo molto elegantemente vivisezionata, per capire come fosse preparata e, qualche giorno dopo, abbiamo cercato di riproporla, un po', diciamo così, "a naso". A noi è piaciuta un sacco e, se siete anche voi di strada o ci volete andare di proposito e dopo una leggera passeggiata sul lungomare avete voglia di rinfrancarvi gustando le specialità del posto... Io vi consiglio di andare qui (e non mi hanno pagato per dirlo...):
Nel frattempo, leccatevi i baffi con la nostra Tiella...
Ingredienti
1 polpo di circa 1 kg – 1 kg e 200 gr 1/2 cipolla aglio sedano alloro vino bianco 3 – 4 bei pomodori maturi 2 spicchi d'aglio olive nere capperi 2 acciughe sott’olio 1 peperoncino secco prezzemolo tritato sale, pepe 1 tazzina di vino biancocirca 800 gr di pasta di pizza (la mia la trovate qua)
Preparazione
A parte, fate una dadolata con i pomodori e metteteli in colino, a perdere un po' dell'acqua di vegetazione. In una padella, fate soffriggere un trito di aglio, acciughe, olive nere, capperi, gambi di prezzemolo e il peperoncino. Eliminate il peperoncino, unitevi il polpo e lasciatelo insaporire, sfumate infine col vino bianco e, se ce ne fosse bisogno, regolate di sale. Spegnete e aggiungetevi i pomodori, mescolate bene (non devono cuocere) e unite anche una bella spolverata di pepe appena macinato.
Stendete metà pasta da pizza, cospargete il fondo con un po' di pangrattato (servirà ad assorbire l'umidità in eccesso e ad impedire che il fondo si bagni e non cuocia bene... E' un trucco che uso sempre, non è indispensabile, ma io lo trovo utile), versatevi la farcitura, coprite con l'altra metà e infornate in forno già caldo a 180° per circa 30-40 minuti.