La tipografia è il mezzo tramite il quale un’idea scritta viene visualizzata. La scelta dell’aspetto visivo può influenzare notevolmente la leggibilità del testo e le sensazioni del lettore, grazie alle centinaia se non migliaia di tipi di carattere disponibili. La tipografia può produrre un effetto neutro o molto intenso, essere simbolo di un movimento artistico, politico o filosofico o esprimere la personalità di un singolo o di un’organizzazione. Si varia da caratteri chiari e distinguibili leggibili senza sforzo e che ben si adattano a testi lunghi, ad altri che colpiscono l’attenzione e hanno una grafica più complessa o raffinata e che sono maggiormente utilizzati nei titoli dei quotidiani e nella pubblicità.
“La tipografia definisce il tono di un testo, pertanto la scelta del carattere dovrebbe basarsi sul contenuto del messaggio che si intende trasmettere e sulla tipologia dei destinatari. Non esistono regole precise da rispettare, ma occorre considerare alcuni elementi tecnici che possono offrire un aiuto nella scelta. Come molti altri elementi grafici, la scelta del carattere è influenzata dal gusto, dallo stile e dalle preferenze personali del designer, aggiungo anche dal suo stato d’animo, non meno che dalla moda e dall’apertura verso la sperimentazione e l’innovazione sia del grafico ma soprattutto del cliente”.
La tipografia è in continua evoluzione. Molti degli stili odierni sono basati su design creati in epoche precedenti. Nel XV secolo l’industria della stampa codificò le maiuscole romane e le minuscole carolinge del regno di Carlo Magno come standard, ancora oggi largamente in uso.
Crediti foto: blog.publicfields.net
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake