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>>La tirannia dell’istante

Creato il 27 novembre 2012 da Felice Monda

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Nella società postmoderna tutti possiamo “percepire” la “tirannia dell’istante”, come viene definita da Zygmunt Bauman.

La società postmoderna ricolma di “continue e rinnovabili verità molteplici” vive nell’eterno presente, vive nella tirannia dell’istante. Notizie attuali divengono subito passato sostituite da altre notizie le quali sono sostituite da altre ancora e via di seguito.

Un istante che si rinnova di continuo e le certezze e le verità “durature” sono “da scartare” per “notizie sempre nuove e fiammanti”.

Il duraturo, l’abitudine, l’affezione, usanze, tradizioni e tanto altro sono condannati dalla società odierna: quest’ultima è “pervasa” dalla libertà “di poter sempre cambiare e sostituire”, dalla libertà di poter avere non solo notizie sempre nuove ma anche oggetti, esperienze, relazioni etc.

Il poter cambiare, “l’ansia del cambiare” “investe” tanti ambiti: l’informazione, le relazioni sociali o affettive, gli oggetti di consumo, gli stili di vita, le sottoculture e via dicendo.

Una società all’insegna della velocità istantanea e delle distanze ridotte a punti o segmenti: una società postmoderna dove il presente è ridotto ad una dimensione “piatta” senza profondità.

Una società della velocità supersonica, una società libera da vincoli e da legami, una società libera dal “duraturo”,una società della “rigenerazione” costante, una società della “catarsi” costante, una società che inevitabilmente ci rende “soli ma liberi”, soli ma consapevoli di poter sempre cambiare, sostituire, acquistare sempre cose nuove e forse anche superflue….


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