L’“ipertiroidismo” può essere causato da:
- malattia di Graves; produzione eccessiva di ormoni tiroidei;
- adenomi tossici: noduli che si sviluppano nella tiroide e che iniziano a secernere ormoni tiroidei, sconvolgendo così l’equilibrio chimico del corpo;
- tiroidite subacuta; infiammazione della tiroide che causa una produzione eccessiva di ormoni;
- malfunzionamento della ghiandola pituitaria;
- escrescenze cancerose all’interno della ghiandola tiroidea.
L’”ipotiroidismo”, invece, comporta un abbassamento dei livelli di energia e può essere causato da:
- tiroidite di Hashimoto; questa malattia autoimmune porta l’organismo ad attaccare il tessuto tiroideo fino a portarlo alla morte;
- rimozione della ghiandola tiroidea;
- esposizione a quantità eccessive di ioduro; questa sostanza è presente in alcuni farmaci per il raffreddore, per il seno e per il cuore; anche l’assunzione di amiodarone prima di un esame con i raggi X può aumentare l’esposizione a questa sostanza;
- il litio: l’assunzione di questo farmaco è stata associata all’ipotiroidismo;
- disturbi dell’ipofisi;
- funzionamento difettoso della tiroide.
Se non trattato per lunghi periodi di tempo, l’ipotiroidismo può portare al mixedema, una condizione rara ma potenzialmente fatale che richiede immediate iniezioni di ormoni. L’ipotiroidismo costituisce un pericolo soprattutto per i neonati ed i bambini. La mancanza di ormoni tiroidei in età precoce può portare allo sviluppo di cretinismo (ritardo mentale) e nanismo. Il cancro alla tiroide è piuttosto raro e si verifica in meno del 10% dei noduli tiroidei.