Lo stesso
pezzo di cielo.
Trine arruffate
di nuvole e
mare piatto.
Grigio antracite
bianco sporco
azzurro slavato.
Sequenza in
ripetizione.
E assenza.
I fiori anelano
il sole della
“bella” estate.
Basterebbe
quello tiepido
da primavera
isolana.
L’andare
liberi
per campi
e spiagge
e rocce.
Tisana
fumigante
è ora invece
il mio spazio
assieme allo
scartafaccio
che
ogni giorno
nasce
dal ticchettio
della docile
tastiera
che picchietto.
Attesa.
Lunga.
Ironica.
E lo sai.
Marianna Micheluzzi