In un mondo in cui produrre dischi di gruppi emergenti, estremi, veloci e rumorosi si rivela un’impresa anche quando si tratta di far uscire solo trecento copie di un ep, c’è chi riesce a farlo senza grandi impedimenti, stampandone anche un migliaio e vendendole in tutto il globo, programmando anche successive ristampe. Lui si chiama Will Butler e gestisce la To Live A Lie Records, che da non pochi anni rende note band giovani come Magrudergrind, Sex Prisoner, ACxDC, Beartrap, Get Destroyed, Eddie Brock, Backslider e tante altre formazioni grindcore/powerviolence che piano piano stanno diventando sempre più nomi di riferimento in un genere di nicchia ma prolifico come ai tempi d’oro.
Gestisci l’etichetta dal 2005 e da allora l’hai vista crescere e diventare sempre più grande. Puoi riassumerci la sua storia?
Will Butler: Ho iniziato facendo una distro nel 2002-2003, chiamata Stronghold Distro, ordinando qualche disco da Ebullition (uno dei maggiori distributori DIY americani, ndr), facendo un sito per vendere maggiormente online quello che avevo. Poi due miei amici mi chiesero di co-produrre lo split Magrudergrind/Godstomper e pensai che potesse essere una buona idea per vendere un po’ di dischi e far crescere la distro. Alla fine loro si tirarono indietro, ma io lo feci uscire lo stesso. Ebbi molta fortuna con quel disco, e anche con quelli dopo, tanto che ora mi avvicino alla mia centesima release, catalogata TLAL 100!
Hai aiutato tanti ottimi gruppi facendo uscire il loro materiale e dandogli una distribuzione come si deve. Quali sono quelli nuovi che vorresti produrre?
Amo più o meno tutti i gruppi con cui ho lavorato, so che mi stai chiedendo chi altro potrei produrre, ma inizio ad averne abbastanza di gruppi piccoli che non ho mai sentito e di quelli grossi che dicono di sì a progetti che rimangono solo potenziali. Vorrei lavorare coi miei amici nei Torche, ma non credo che i generi che trattiamo possano essere accostabili. Potrebbe invece essere molto divertente lavorare con qualcuno di base molto lontano da quello che faccio ma che amo e rispetto, come il gruppo hip hop vegano Dead Prez.
Gli USA sono un grande paese, e le scene hardcore non sono le stesse in ogni stato. Quali sono gli stati, e anche le città, con le scene migliori? In quali vendi più dischi?
Posti assai noti come Boston, New York, Washington e Los Angeles hanno scene hardcore/punk favolose, ma ci sono anche bellissime scene piccole in tutto il Paese. Nella mia città, Raleigh, nel North Carolina, ci sono nuove band che stanno emergendo. Anche Austin ha ottimi gruppi, come Mindless e Chest Pain. Gli Stati Uniti sono un Paese dispersivo, ma che rende i tour un’esperienza molto appagante. Il mio rispetto va anche a quei posti con poche possibilità dove si lavora duro lo stesso, come Boise!
Che lavoro fai? Da quanto ho capito ti occupi di cose relative ai computer. La To Live A Lie è un tuo secondo lavoro? Ti garantisce soldi per andare avanti? Quali sono le uscite che hai venduto di più?
Mi occupo dell’ Information Technology dell’università statale qui nella mia città, un gran bel lavoro che amo. La To Live A Lie è un hobby che è diventato come un secondo lavoro. Entrano abbastanza soldi per mantenerla in vita, ma non per farmi mangiare di più. Ho venduto tonnellate di quasi tutti i lavori che sembravano promettenti. Ho iniziato vendendo un sacco di ep di un gruppo straight edge powerviolence di vicino Los Angeles, i Rhino Charge. Più avanti anche quello dei Sex Prisoner ha venduto molto, come anche lo split Capitalist Casualties/No Comply. Ah, dimenticavo che anche entrambi i 7” degli ACxDC stanno volando via! Anche per una buona ragione, sono un gruppo molto buono fatto di ottime persone.
Devo ammettere che ho scoperto l’esistenza di Raleigh grazie alla To Live A Lie. Che ne pensi della tua città? È cambiato qualcosa da quando hai iniziato con la tua label?
Raleigh è un posto come un altro. È nel Sud, quindi puoi trovarci belle persone col classico modo di fare di queste parti, ma grazie all’area del Research Triangle Park puoi trovarci anche pirati della strada e imbecilli di varia natura. Sono cresciuto a due ora da qua a Winston-Salem, dove viene prodotto il tabacco e dove c’è un po’ meno da fare che a Raleigh. La scena qui è ancora embrionale a casa della carenza di spazi che possano ospitare concerti DIY. Abbiamo gruppi buoni ma la gente non li supporta e non organizza abbastanza concerti perché non si può suonare da nessuna parte. Tutto ciò che ci vuole è una casa gestita dai punk per organizzarci concerti. Conosco qualche posto in Europa, là gli house shows non sono molto frequenti perché non è un genere di cose che la gente fa, ma qui siamo costretti ad improvvisarli, così escono fuori concerti fighissimi in piccoli soggiorni, garage o seminterrati.
Sto notando che ogni etichetta americana produce solo gruppi del proprio paese, suppongo anche perché sia più facile distribuirli. È difficile distribuire band europee anche se non sono mai venute da voi per un tour da costa a costa?
Amo i gruppi d’Oltreoceano! C’è un unico grande ostacolo che mi fa preferire i gruppi americani, cioè il fatto che le spese di spedizione per i pacchi fuori dai confini nazionali siano impennate nell’ultimo mese. Prima pagavo 40 dollari per spedire un pacco grosso in Messico, ora ne devo spendere 70, e parliamo di un paese che confina con il nostro! Non oso pensare a quando potrò spendere quando si tratterà di spedire i dischi dei The Kill in Australia! Penso che possa esser meglio per un gruppo girarsi tutto il continente, ma non ne sono sicuro: quei Rhino Charge di cui parlai non hanno mai suonato al di fuori della California, o se l’hanno fatto non sono mai andati tanto oltre, ma questo non mi ha impedito di vendere mille copie del loro sette pollici. Penso che internet abbia reso i confini un limite meno invalicabile per la musica. La buona musica rimane tale sia se ho tra le mani un disco di una band sconosciuta dalla Lituania e sia se si tratta di un gruppo di miei amici che suona ovunque.
Quali sono i tuoi dischi preferiti? E cosa ascolti al di fuori del grindcore e del powerviolence?
Domanda difficile! L’album che probabilmente ho ascoltato di più è stato il cd “discografico” dei Minor Threat, che non è propriamente un disco ma che mi ha fatto scoprire Out Of Step o l’omonimo lp, che stranamente non ho mai posseduto in vinile. Non c’è niente di meglio che del punk trasandato ma con un messaggio positivo. Altri gruppi potrebbero esser catalogati come “piaceri inconfessabili”, ma non riesco a trovarci nulla d’imbarazzante. Mi piace sentire un sacco di cose molto diverse, dall’hip hop fino a cose come Lightnin’ Hopkins e Howlin’ Wolf. Sto ascoltando molto il nuovo My Bloody Valentine e adoro roba come i Sigur Rós. Amo anche il vecchio hc youth crew. C’è un sacco di buona musica nel mondo, non trovo nessuna ragione per limitarsi.
Che ne pensi della rielezione di Obama? È una buona cosa ritrovarlo alla Casa Bianca o l’unica ragione per votarlo era evitare che al suo posto ci fosse Romney?
Quando voti un presidente, il male minore è sempre quello che ti aspetti. Non so cosa sarebbe potuto succedere con Romney alla guida del Paese, mi spaventa solo immaginarlo. Non mi esalta Obama, ma poteva andarci molto peggio. È un po’ triste quando ti manca la presidenza di Bill Clinton. Poteva andarci peggio!
Hai fatto uscire il tuo primo libro fotografico, chiamato Fastcore Photos. Quanto c’è voluto per raccogliere tutto il materiale? Com’è nata la tua passione per la fotografia?
Non riesco a contare le ore che ci sono volute per mettere insieme il libro, evitando ogni errore. Ho avuto qualche aiuto ma ho fatto da solo il layout con InDesign. Ho iniziato a far foto quando c’era ancora la pellicola, ma la passione è arrivata quando comprai una DSLR, che amo. Ora la mia macchina fotografica fa anche i video e posso anche filmare quello che vedo, facendo vedere alla gente cosa c’è nel mio piccolo pezzo di mondo con qualche clic (o stampando i libro). Ho provato ad imparare qualche tecnica per migliorare, così il risultato è più vicino ad un prodotto artistico.
Ascolti o apprezzi qualche band italiana?
Feci uscire un disco dei LxExAxRxNx da Palermo (che ora sono sciolti) e apprezzo gli Un Quarto Morto. I Rabid Dogs sono fighissimi e so che sto dimenticando un sacco di gruppi. Purtroppo non sono mai stato un grande fan dei Cripple Bastards. Fammi conoscere più gruppi fast hardcore/powerviolence/grindcore e li ascolterò (gli ho consigliato Repulsione, xKatexMoshx, Terror Firmer, Insomnia Isterica, svizzeri della parte italiana, HanxSolo, You Suck! E il mio vecchio gruppo, i Compost, ndr)!
Questo è un ultimo spazio per dire quello che vuoi, grazie delle tue risposte!
Grazie mille per aver dedicato del tempo per intervistarmi! Il DIY deve rimanere un fenomeno globale anche se le spese di spedizione sia qui che ovunque stanno aumentando! Gli USA e l’Italia devono rimanere in contatto, seguendo ognuno di gruppi dell’altro paese, e magari avessimo squadre di calcio migliori per sfidarvi, ma credo che le vostre ci rovinerebbero! Grazie ancora, visitate tolivealie.com e fastcorephotos.com!
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