Visto che in questo mese ho trascurato un po’ il blog, ho deciso di fare una top un po’ più articolata consigliandovi o sconsigliandovi i libri che ho letto in queste quattro settimane. Questo mese le quattro stelle vanno a ben 3 romanzi che ho letto di 3 generi diversi:
Di tutti e tre ho già parlato nei post precedenti, dateci un’occhiata scorrendo il blog!
Ho poi deciso di dedicarmi ad uno scrittore italiano che avevo conosciuto circa un anno fa al Festival della Lettura di Ivrea, La Grande Invasione: Tommaso Pincio. Di Pincio ho deciso di leggere due romanzi molto diversi tra loro:
Lo spazio sfinito è una viaggi fantascientifico che va a toccare grandi miti come Jack Kerouac, Marilyn Monroe e Arthur Miller tra viaggi nello spazio, Coca Cola futuristica e amori sfumati. Pur non essendo il mio genere, questo libro mi ha piacevolmente stupita per l’originalità e la sostanziale pazzia narrativa che lascia comunque chiari messaggi nella mente del lettore. Tutt’altra cosa riguardo Hotel a zero stelle dove esce fuori davvero il Pincio geniale. Ogni capitolo è una stanza di un hotel senza stelle, ogni camera dedicata a una parte di vita dell’autore e uno dei suoi autori preferiti. Ne esce fuori una sorta di lezione di letteratura appassionante e interessantissima perché condita dalle esperienze di vita di Pincio e da grandi autori come Kerouac, Fitzgerald, Orwell, David Foster Wallace e tanti altri! Una lettura utile soprattutto per chi ha un blog e scrive di libri.
Come classico del mese ho deciso di fare la figa e leggere Il Castello di Kafka, un romanzo che volevo leggere da anni. Eppure, nonostante l’entusiasmo iniziale, non sono riuscita ad apprezzarlo davvero. In certi punti l’ho trovato pesante e più volte mi sono bloccata con la lettura. Una lettura troppo impegnata forse per l’estate. Ci riproverò tra qualche anno.
Passiamo alle note dolenti. Due sono le delusioni di questa settimana che stanno al di sotto delle tre stelle:
La miscela segreta di casa Olivares è un libro italiano ambientato in un arco di tempo che va dal primo dopoguerra al secondo a Palermo. Le descrizioni della città in rovina e della rinascita sono di per sé belle e toccanti ma la trama, che all’inizio sembra interessante, si trasforma nella classica storia banaluccia con il solito happy ending a guerra finita. Appassionata di storia come sono amo scegliere romanzi ambientati durante la guerra ma ultimamente sono quasi sempre deludenti, come La licenza, un romanzo che non mi ha lasciato assolutamente nulla nonostante sia ambientato nella splendida Parigi.
Ecco quindi la top del mese a riassumere il tutto! Buona lettura!