Un'arancia single.
Tre pesche asfittiche.
E il mio sguardo truce su di loro.
Perchè a casa mia funziona cosi.
"A mà,ci sono le fragole?""A mà,due ciliegie?"
"A mà,una mela?"
Queste le domande.
Innocue ed innocenti ,direte voi
Manco per il piffero di Aladino.
Perchè suddette domande mi vengono poste quando la frutta non c'è.
Io,povera fiammiferaia dell'era post-moderna, cosa faccio il giorno dopo?
Stoicamente imbarco me e la mia socia verso altri lidi:ovvero il mercato contadino della pro-loco.E vai di meleciliegiefragoleduebananetrepescheemagariunmelone.
Perchè abbiamo i ragazzi in crescita .
Perchè siamo due mamme snaturate che non rimpinzano di vitamine Dop e Doc i propri figli ogni giorno.
Ci fustighiamo davanti a due zucchine e tre melanzane
E poi vai di sporte della spesa piene di ortaggi ,frutta & co.E si va a casa .
Si lavano e si asciugano i novelli frutti.
Si lucidano con il panno buono e si mettono in bella vista nella fruttiera...cosi quando tornano i ragazzi...
"Amore,la mela"
"Non mi va"
"Amore ,l'albicocca"
"Non mi va ,grazie" (il grazie come aggiunta post visione del sopracciglio materno alzato che non lascia presagire nulla di buono)
"Amore,una spremuta,un frullato"
Nisba.
La fame vitaminica è passata.E quindi inizia il valzer delle macedonie.
Però la macedonia è come il pesce ...dopo tre giorni..non se ne può più.E a me non piace buttare il cibo.
Dna contadino.E allora arriva la torta riciclosa.
Riciclo frutta e anche quel barattolo di yogurt magro che balla la lap-dance nel frigo.Residuo post-bellico del periodo:
"A mà,da domani dieta.Solo yogurt e carote"