Quando gli è stata posta l’inevitabile domanda a proposito dell’impatto che il disastro giapponesepotrebbe avere sugli affari di Apple, Tim Cook ha risposto chiaramente che il problema principale èl’impatto umano, perché la catena di fornitura di Apple è rimasta praticamente illesa dal terremoto e dallo tsunami.
Cook ha dichiarato che Apple vedrà un comprensibile impatto sulle entrate del prossimo trimestre per un ammontare complessivo di circa 200 milioni di dollari (nell’ultimo trimestre Apple ha guadagnato 6 miliardi di dollari, giusto per avere un’idea), ma ha elogiato la determinazione dei fornitori di Appledifronte ad avversità di tale portata.
Apple acquisisce centinaia di componenti dal Giappone. Quasi ogni prodotto che l’azienda vende si basa su componenti prodotte lì. Ma una combinazione di impiegati Apple al lavoro 24 ore secondo piani d’emergenza e di fornitori giapponesi in grado di lavorare nelle condizioni peggiori della loro vita, ha fatto in modo che non ci fossero conseguenze.
Naturalmente concordiamo con Cook quando dice che la cosa che conta è la tragedia umana, ma parte della storia umana di quel paese è la sua storica capacità di tornare alla normalità, al lavoro e alla vita quotidiana. Ed è quello che ha reso perfetta la catena di fornitura.
[Fonte: Gizmodo USA]