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La trattativa sfumata tra george r.r. martin e la marvel e le "condizioni inapplicabili" poste dallo scrittore del trono di spade

Creato il 25 marzo 2015 da Comixfactory

Dr. Strange
(disegno di Stuart Immonen)


Le polemiche per la querelle tra Mauro Boselli (curatore di Tex) e Mike Deodato Jr. (artista brasiliano in forza alla Marvel, dichiaratosi fan del ranger e desideroso di cimentarsi con una storia del personaggio) non si sono ancora spente (e temo che per un bel po' continueranno a essere oggetto di discussione sui social).
In molti si son stupiti dai toni (sempre meno cordiali) dei due protagonisti della vicenda e dalla risonanza che una trattativa non andata a buon fine ha suscitato. In fin dei conti, si saranno detti in molti, non sarà stata mica la prima volta che una trattativa lavorativa non abbia fatto incontrare domanda e offerta delle parti? A tal proposito mi è venuta in mente un'altra trattativa recente emersa agli onori della cronaca e conclusasi in un nulla di fatto, quella tra la Marvel e George R. R. Martin, scrittore de Il trono di Spade. Ecco dunque un  (altro) dietro le  quinte di come si arriva dal concepimento dell'idea originale fino alla stampa e diffusione e di come, tante volte, alcuni progetti non vadano in porto.
Poco più di un paio di mesi fa, nell'annunciare il consueto appuntamento con lo speciale annuale dedicato a Thor, la Marvel ha reso pubblico il coinvolgimento di Philip Jack Brooks, lottatore di arti marziali decisamente più noto come CM Punk, in qualità di sceneggiatore. Un lettore, a questo punto, si è rivolto a Tom Brevoort chiedendogli (su Formspring, il blog ospitato su Tumblr.) come mai la casa delle idee abbia chiesto a una persona famosa, ma non per essere uno scrittore, di occuparsi di una storia di Thor e non cerchi di coinvolgere in qualche modo un vecchio Marvel Addicted  come George R. R. Martin.

due lettere scritte (anni addietro) da George R. R. Martin alla
posta delle pubblicazioni Marvel


La risposta di Brevoort non ha tardato a farsi attendere, esaustiva e chiarificatrice seppur estremamente sintetica: "CM Punk desiderava scrivere una storia Marvel. George RR Martin ha espresso un qualche interesse, ma a condizioni che ci sono apparse inapplicabili".
Ma quali saranno mai state queste condizioni inapplicabile che avrebbero impedito l'accordo? A fornire la risposta ci ha pensato lo stesso scrittore che, intervistato da MTV ha dichiarato:
"Non so quale dove sarebbe stata ospitata la mia storia. Il personaggio che più mi sarei divertito a scrivere sarebbe stato il Dr. Strange, il signore delle Arti Mistiche, è sempre stato uno dei miei preferiti... 
Ma prima di occuparmene ho chiesto ai miei avvocati di incontrarsi con quelli della Marvel per lavorare alla sottoscrizione di un "patto di ferro" che avrebbe sancito che qualsiasi cosa avessi realizzato sarebbe stata definitiva e che non avrebbe mai potuto essere sottoposta a interventi di retcon, di essere cancellata da un reboot o re-immaginata al di fuori dell'universo nel momento in cui qualche scrittore subentrato successivamente avrebbe potuto avere dei casini... ho sempre odiato i reboot e la retcon e il fatto che un nuovo scrittore si insedi su una serie e cancelli tutto quello che lo scrittore che lo ha preceduto ha fatto, portando in vita personaggi morti da tempo o uccidendo nuovi personaggi... 
Ma amo il Dr. Strange e se dovessi scrivere le avventure di un personaggio Marvel vorrei occuparmi di lui e della sua dimensione. Lo avrei separato dal resto del Marvel Universe e non lo avrei reso parte di una squadra. Non è adatto a quel tipo di situazioni, è un tizio della cui esistenza gli altri eroi neppure dovrebbero saperne, vive ai margini dell'universo Marvel proteggendo il mondo e la nostra dimensione da minacce di cui gli altri personaggi, come Spider-Man e gli Avengers neppure immaginano l'esistenza. E' la nostra barriera contro Cthullu e gli Antichi e il terribile Dormammu. Questo accadeva quando il Dr. Strange era all'apice, Stan Lee e Ditko lo scrivevano in questa maniera."

George R. R. Martin


[Le più grandi storie, mai (!) pubblicate 1 lo Spider-Man di Jeph Loeb e j. Scott Campbell]
[Le più grandi storie, mai (!) pubblicate 2 Dottor Strange di Roger Stern e Frank Miller]


[3 - Continua]

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