Magazine Cinema

La treccia che uccide – Man Yi Yang

Creato il 16 dicembre 2013 da Maxscorda @MaxScorda

16 dicembre 2013 Lascia un commento

La treccia che uccide
Trama: c’e’ gente che si mena. Ok, meno conciso. In un’epoca di passaggio tra il comando dell’imperatore assieme al protettorato inglese e la rivoluzione maoista, il cattivo al soldo del potere, massacra chiunque si opponga al suo comando.
Cio’ che lo contraddistingue e’ la lunga treccia che usa come frusta ed arma micidiale per uccidere. Un suo antico antagonista e uno straniero venuto dal nord, gliela faranno pagare.
Film del 1972, praticamente un mediometraggio dalla durata appena sopra l’ora. Edizione italiana stravolta in 4/3 o cosi’ voglio sperare altrimenti non si spiegano primi piani di occhi, narici, gambe e teste tagliate. Qualita’ video pessima e vai tu a sapere se in origine era un 16mm o se nei mille passaggi distributivi lo hanno massacrato per benino. Musiche scippate e vado a memoria, da qualche film o telefilm inglese legato alle produzioni Gerry Anderson ma tutto questo sarebbe niente se confrontato all’insensatezza della trama.
Non passano tre minuti senza qualcuno che se le dia di santa ragione e fino qui andrebbe anche bene, a noi i3 cinema d’essai fa schifo, ma oltre la storia inesistente, c’e’ uno strano concetto di tempo laddove la stessa gente si scontra di continuo quando dovrebbero essere trascorsi giorni, forse settimane tra un combattimento e l’altro.
Non scendiamo nel dettaglio sull’idea di una treccia che uccide, concetto di per se’ abbastanza ridicolo ma in fondo sta proprio qui il suo fascino. E’ che a causa del formato 4/3 e dei primi piani durante i combattimenti, talvolta si capisce ben poco in un vorticare di braccia e trecce, aggiungendo insensatezza al gia’ abbastanza insensato insieme. Sarei curioso anche di conoscere la vera trama dal momento in cui non escludo un rimaneggiamento nostrano per far passare un curioso kung fu in salsa maoista e del resto gli anni erano quelli buoni.
Buono per cultori, culturissimi del genere.

PS: contrariamente alle mie abitudini non posto il link IMDB perche’ la scheda non corrisponde al film.
Provare per credere


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog