Prosegue la grande inchiesta di DOD nel torbido mondo Valis. Abbiamo visto come reclutano i loro seguaci e ci resta da scoprire chi c’è dietro a questa operazione, chi finanzia insomma CHI E’ IL GRANDE BURATTINAIO?!
Indossando un ingegnoso travestimento da rampollo d’alta classe e con una telecamera abilmente nascosta ci siamo tornati all’Iper per reperire alcuni beni di lusso nella fattispecie Croissant al cioccolato, rotolo farcito al cacao, succo di frutta tropicale e sapone liquido (Noterete che voliamo piuttosto bassi).
Devo dire che ero un po’ prevenuto, non amando particolarmente le brioches confezionate e quindi mi aspettavo il peggio (mi è capitato di dover pagare con soldi guadagnati col sudore della fronte per dei croissant con ogni evidenza preparati seguendo la ricetta di art attack -Carta igienica, acqua e colla vinilica a go go e dritti a bruciacchiare in forno-) ma i croissant al cioccolato della Valis si sono rivelati una piacevole sorpresa in grado di sciogliere ogni riserva in merito: laddove l’aridità è il problema che affligge questo tipo di prodotto dolciario confezionato l’impasto è abbastanza morbido e il ripieno, sebbene non eguagli la generosa e incontenibile colata lavica nell’immagine sulla confezione non è la cagatina di mosca che ci si aspetterebbe ma è presente in quantità piuttosto rilevante ( Sì, la sparano un po’ grossa con la generosa e inverosimile colata lavica ritratta sulla confezione ma il confronto è di certo meno imbarazzante rispetto a molte briosce griffate) e, cosa più sorprendente non c’è traccia della carbonizzazione assai frequente in questo tipo di prodotto. L’unica piccola pecca è che non hanno assolutamente la forma dei croissant, infatti sono dei quadrelli schiacciati ognuno diverso dall’altro ed irripetibile come fiocchi di neve, ma noi siamo gente che guarda la sostanza e diciamo a gran voce che i croissant al cioccolato della Valis vincono anche contro prodotti più blasonati. (Le vedete ritratte nella foto e visto che siete delle aquile vi sarete accorti che ne mancano tre).
Approfondiamo il discorso dolciumi, sconcertati dal fatto che la Valis non abbia una linea mattutina di frollini e cereali e parliamo del roll al cacao Valis.
Purtroppo il roll al cacao Valis si presenta male sin dal primo sguardo e, lo dico a malincuore, a mano a mano che si procede non fa che confermare la pessima impressione iniziale. Ad una prima occhiata il roll al cacao Valis appare come la carcassa di un riccio spiaccicato sulla statale, la glassa al cacao (Vero punto debole di tutti i roll in commercio) rimane attaccata alla confezione e l’impasto produce il nefasto “effetto dolce Varese”: ti si ferma in gola, ti incasina il linguaggio, impedisce il passaggio dell’ossigeno al cervello e in casi estremi porta alla morte, insomma sembra un roll prodotto da una qualunque ditta di pischelli e non dalla Valis. Certo non è peggio di molti altri ma insomma non lo userei come slogan.
Fortunatamente avevo a portata di mano il succo ai frutti tropicali della Valis. Temo proprio che il mio giudizio potrà essere stato sfalsato dal momento che ho effettuato il test mentre ero preda della dolcevaresità del rotolo al cacao, ma credo di poter affermare che il succo ai frutti tropicali della Valis sia molto più salutare di quanto si sarebbe portati a pensare. Tanto per iniziare è piuttosto limpido, scevro della papposità catramosa di molti altri succhi. La lista degli ingredienti è molto meno arcana della media (Succhi di frutti tropicali in quantità variabile e stop) e la zuccherosità è gradevole e per niente eccessiva e nel complesso il succo ha quel retrogusto lievissimamente asprigno che fa tanto genuino e rinfresca anche se non è proprio ghiacciato (Così che potrete berlo quando siete sudati senza provocare disappunto nelle vostre mamme) Insomma un succo decisamente verosimile e qui i casi sono due: o è buono e fa bene sul serio o nei laboratoir della Valis ci sanno davvero fare con la chimica.
Due considerazioni sul sapone liquido Valis. Premesso che non uso sapone liquido/bagnoschiuma/docciaschiuma etc. pena un prurito irrefrenabile decisamente disdicevole (Ci ho provato anche con i più soft ma niente, uso la saponetta per tutto – solo i capelli vengono male, ma nel mio caso i capelli non sono più un problema – e fra l’altro mi fa sentire più ecologico), ma ho notato che il sapone liquido della Valis ha lo stesso identico profumo del Dous Dous, il sapone anni ottanta della nostra infanzia di cui non ci sono tracce in rete. Il sapone liquido della Valis è per discount or die l’equivalente della Madeleine di Proust. Conterrà pure la stessa merda che contengono gli altri saponi però per qualche secondo ti riporta nel pieno degli anni più verdi, quando eri innocente e di belle speranze, quando tutto filava liscio e tu potevi a cuor leggero lavarti le manine con un sapone dalla marca tanto aristocratica come la Dous Dous ed il futuro ti sorrideva…Ah che tempi.
Croissant: 5
Roll: 2
Succo di frutta: 4
Sapone liquido: 4 per la simpatia.
Fine Seconda Parte
[a cura di Monty]