

Tutti i giorni portando mia figlia a scuola passo davanti a Villa Farinacci e mi viene un fegato grosso come un camion. Si trova sulla Nomentana, in pieno parco di Aguzzano, e' un capolavoro dell'architettura razionalista appartenuto al gerarca fascista Farinacci.
Una volta c'era una pizzeria, poi un centro sociale. Dopo lo sgombero, è stata restaurata a spese del contribuente (restauro costato 2 milioni e mezzo di euro), e poi chiusa e lasciata lì a marcire. "Ci faremo una biblioteca, ci faremo gli uffici del ministero dell'ambiente, ci faremo chissà che altro". Solito rimpallo di competenze, solita burocrazia inetta, soliti politici che vengono a fare la comparsata (qui l'ineffabile Nieri promette apertura entro l'estate, ma del 2014). Sono 6 anni che è chiusa, naturalmente sta andando in malora e il giorno che la riapriranno dovranno ricominciare i lavori da capo.
Nunzio
*Caro Nunzio,
questo è l'esito della mostruosità della burocrazia. Un esito che ha un nome che è "abbandono" e che è ancora peggiore e fa ancora più danni di qualsiasi Mafia Capitale. Tutto bloccato, tutto fermo. Sia per mancanza di visione pubblica, sia per assenza di investitori privati. Perché nessuno è disposto ad investire in un contesto come il nostro, con mille enti che ti dicono di fare una cosa uno e ti spiegano che quella cosa è abusiva l'altro. Basta vedere quello che è successo ieri al Casale dei Cedrati di Villa Pamphilj. Tutto abbandonato, tutto cadente, tutto sciatto, tutto pericoloso, tutto, al più, occupato abusivamente (in quel caso non scatta mai nessun sequestro). E sarà sempre di più così. Non è pessimismo, è realismo purtroppo. Felici di essere smentiti. Ma lo saremo solo quando cambieranno radicalmente le norme.
-RFS
