La trota iridea dei fiumi del Lesotho, piccolo regno di montagne in Africa australe, sta conquistando i palati del Giappone. Parola dei responsabili del progetto Highlands Trout, che riferiscono di 50 nuove assunzioni in una regione in cui il lavoro spesso è solo un miraggio.
“Nei prossimi due mesi il numero dei tecnici aumenterà da cinquanta a cento” dice Grant Merrick, di Africa Advance, una società specializzata in acquacoltura.
“L’obiettivo – sottolinea il responsabile – è accrescere produzione e volumi di vendita dalle attuali 2000 a 10.000 tonnellate l’anno”.
L’allevamento e l’esportazione della trota iridea, apprezzata per la morbidezza della carne e l’aroma delicato, sono cominciati nel 2012.
Nel progetto hanno investito soldoni Africa Advance e Pure Ocean Agricolture, società sudafricane con interessi commerciali e, comunque, molto attente alle dinamiche sociali.
Il contesto è il panorama mozzafiato delle Mutuli Mountains. Da queste cime, a oltre 2000 metri d’altezza, scendono corsi d’acqua cristallini.
Con l’eccezione di un esperto norvegese e uno sudafricano, gli acquacoltori sono tutti originari dei villaggi della zona. Abitano in riva al fiume Malibamat’so, nei pressi della diga di Katse, in un paradiso naturalistico che ricorda i fiordi della Norvegia o del Cile, paesi famosi per il salmone di qualità.
L’aumento costante delle vendite scaturisce anche da precedenti accordi commerciali presi con alcune catene di prodotti alimentari nel continente africano e quello delle esportazioni in Asia, invece, in quanto pare che la trota piaccia ,e molto anche , agli abitanti del Paese del Sol Levante.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)