Ho finito di leggere qualche giorno fa – sul traghetto da Kos a Bodrum/Alicarnasso – I volti della Turchia. Come cambia un paese antico, di Adriana Destro: che considero una lettura obbligata per chi – almeno tra i compatrioti – vuole fare informazione sulla Turchia in modo rigoroso, attendibile, professionale. Non ne scriverò qui una recensione, mi limiterò a qualche citazione illuminante (ne ho riportata già una su Istanbul in precedenza):
“La Turchia è davvero un paese pieno di impulsi e slanci che vengono da lontano, che esaltano, inquietano o liberano”
“La Turchia è densa e stratificata, portatrice di eredità che sono indissolubilmente attorcigliate e serrate le une sulle altre”
“L’impressionante vicinanaza di continenti diversi fa intuire transiti nei due sensi. Fa anche immaginare una catena di influenze e di prestiti”
“IL MONDO TURCO NON SI COMPRENDE RICORRENDO A CARATTERI O DUALITA’ NETTE: ARRETRATO O AVANZATO, RICCO O POVERO, LAICO O RELIGIOSO”
Che ne pensate?
Io vedrò invece nei prossimi giorni di dedicare un post a un capitolo specifico: il sesto, in cui si discute di laicità e islam “in pubblico”.
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