Il reportage fotografico del post precedente ha provocato la reazione dei lettori.
Qualcuno ha osservato: " Ma che Istanbul ha visto sto giornalista??? Ma è un reportage di 15 anni fa??? Sono allibito... "
Una studentessa Erasmus, un'italiana (fortunatamente) di passaggio, ha così replicato: " purtroppo la realtà che è stata fotografata è del tutto vera. è per questa che in questa città non ci vivrei per più di un anno, a causa della gente religiosa, conservatrice, chiusa a qualsiasi confronto, a causa dell'assoluta insensibilità nei confronti dell'ambiente, e tanti altri motivi.. "
Certo, ognuno è libero di vivere dove meglio crede: e il livello di sensibilità per l'ambiente effettivamente qui non è particolarmente elevato; però, questa "gente religiosa", conservatrice e chiusa a qualsiasi confronto, di preciso cos'è che le avrà fatto?
Che poi, la gente "chiusa a qualsiasi confronto" c'è solo a Istanbul, altrove sono tutti assolutissimamente "aperti al confronto"? Non serve passare 9 mesi a Istanbul, quando ci sono pregiudizi le idee rimangono quelle: religione=conservatore=chiusura=cattivi.
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