(ringrazio chi mi ha raccontato questa interessante esperienza personale; e ribadisco che lo scopo della rubrica NON è quello di dileggiare chi esprime idee bizzarre sulla Turchia: quello che m’interessa, come più volte ho spiegato, è di riflettere sui meccanismi che danno vita a queste bestialità!)
in procinto di trasferirsi per sei mesi a Istanbul, qualcuno ha chiesto informazioni di carattere pratico/burocratico a una mia amica…
LEI: ti serve il visto, poi devi fare il permesso di soggiorno
LUI: Nooooo, non mi serve! Io vado e resto solo nella parte europea!
Ecco: come se la “parte europea” e la “parte asiatica” fossero dei mondi a sé stanti, isolati, con regole diverse!