La Turchia e i pregiudizi degli italiani (60)

(il blog del Corriere della Sera sui diritti umani, “Le persone e la dignità”, ha dato spazio a quella che sembra la notizia del secolo: l’autohority turca sulla tv ha multato un’emittente, rea di aver mandato in onda una puntata del cartone animato “I Simpsons” giudicata blasfema. ovviamente, chi è disinformato dalla propaganda a sfondo islamofobo e turcofobo – come sapete, in Italia predominante – ha colto l’occasione al balzo per scatenarsi)

Con il vento che tira da quelle parti (Turchia), c’è da rallegrarsi del fatto che la sanzione si sia “limitata” ad una ammenda.
Tutti noi sappiamo che il cartone “The Simpson” affronta in modo spesso provocatorio e talvolta grottesco, molti aspetti della società americana, ed è in quel contesto che deve essere considerato.
La Turchia di Erdogan sta pericolosamente deragliando dal virtuoso laicismo del suo fondatore. Divenendo una sorta di “Cina islamista”.
Nessuno scrupolo su aggressività economica ed industriale (cosa che non mi risulta sia proprio in linea con la dottrina dell’Islam), ambizioni di potenza regionale e non solo, atti pericolosamente bellicosi, e per contro una preoccupante deriva islamica.
Ultimamente non si parla più (quando c’è un problema, meglio tacere, con il beneplacito dei media) del suo ingresso nella UE.
Mi chiedo come potrebbe essere compatibile con la libera circolazione, con la libera concorrenza e infine con quei (pochi) valori condivisi dell’Europa, con simili andamenti.
Ah per inciso, vorrei proprio vedere come sarebbe affrontata la questione dei simboli religiosi con una ipotetica partecipazione della Turchia, affrontata in direzione molto laicista dalla Corte di Giustizia Europea (vedasi caso crocefisso).

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