Cosa dice? Beh, che se n’è andata proprio quando la Turchia sta trovando un minimo di stabilità: dopo decenni fatti di colpi di stato, di terrorismo, di povertà etc. etc. In compenso, in Italia potrà sorseggiare vino senza che nessuno glielo mandi di traverso facendole notare che è haram (“peccato”, per l’islam); e potrà slogarsi senza problemi una caviglia, durante una passeggiata tra colline coperte da vitigni: perché in ospedale gliela rimetteranno in sesto anche se sprovvista di assicurazione (o di “gruzzolo da parte”).
Ma è mai possibile che dopo 36 anni in Turchia, le sole cose di cui questa persona trova il modo di parlare sono la diversa sensibilità in materia di alcol e il funzionamento del precedente – perché adesso i servizi pubblici sono stati enormemente potenziati! – del sistema sanitario? Che tristezza!