Gabon, Gambia, Namibia, Niger: gli ambasciatori sono stati da poco nominati, mancano ancora le sedi. Nella sua strategia per affermarsi come potenza globale – e non solo regionale – la Turchia vede nell’Africa una zona di penetrazione geopolitica e geoconomica, con 15 nuove ambasciate che verranno aperte sul continente nero. Il ministro degli esteri Davutoğlu, infatti, percepisce il suo paese non come “ponte” tra Occidente e Oriente ma come centro nevralgico del sistema afro-eurasiatico: lo ha ripetuto più volte, le sue scelte (a partire dalla riforma del ministero lanciata lo scorso anno) lo testimoniano. Come dire, una diplomazia dei fatti e non dei proclami.